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“Un posto fisso è un posto figo”: se c’è bisogno di uno spot per assumere nella Pubblica Amministrazione

I concorsi super affollati? Un'illusione ottica. Il ministro Zangrillo: "Da qui a fine 2023, 170mila posizioni da coprire. Ma i giovani non vogliono più un impiego statale". E ingaggia Orietta Berti

Sembra impossibile in un Paese come il nostro dove la disoccupazione giovanile rimane tra le più alte d’Europa (abbiamo riportato gli ultimi dati qui), ma riempire tutti i posti nella Pubblica Amministrazione non è impresa semplice. Così, il ministero della Pa, guidato dal ministro Paolo Zangrillo, ha dovuto lanciare una nuova campagna pubblicitaria per promuovere le assunzioni (annunciate in 170mila da qui a fine 2023).

Lo slogan è: “Pubblica amministrazione: più che un posto fisso, un posto figo!”. La testimonial d’eccezione non è una giovanissima, ma una artista che negli ultimi anni si è fatta apprezzare anche dagli under 30: Orietta Berti.

Ma perché si è resa necessaria addirittura una campagna pubblicitaria ad hoc per far partecipare i ragazzi ai concorsi pubblici? “Il mito del posto fisso è ormai superato: i giovani non si accontentano della stabilità”, è la risposta del ministro Paolo Zangrillo. “L’intento della campagna – spiegano sempre dal ministero – è scardinare i vecchi stereotipi, raccontare come sta cambiando la Pubblica Amministrazione, far scoprire le opportunità del pubblico impiego e il valore di lavorare per la collettività”. Il concetto che si vuole far passare è che un lavoro nel pubblico è “molto più che una semplice occupazione”. Per questo, lo slogan “gioca sui falsi pregiudizi del passato per ribaltare l’immagine fantozziana del dipendente pubblico e il mito del posto fisso raccontato da Checco Zalone in un celebre film”.

Insomma: un impiego nel pubblico è un lavoro vario e appagante. E già in questi giorni, in tv sarà trasmesso lo spot che mostra diversi dipendenti pubblici sorridenti ed entusiasti. Uno spot che “intende lanciare un messaggio forte, anche in senso provocatorio, per rinnovare l’immagine del lavoro pubblico”, ha fatto sapere il ministero.

Migliaia di concorrenti per pochi posti a disposizione? Evidentemente, un’illusione ottica: il ministro Zangrillo è convinto che i giovani non vogliano un posto fisso: “Vogliono avere un lavoro che sia capace di valorizzarli, che dia loro opportunità di crescita e che consenta loro di bilanciare l’aspetto professionale con la vita privata”, mentre invece la pubblica amministrazione è “vissuta come un’esperienza di serie B”. L’obiettivo del Governo, quindi, è  cambiare questa percezione: “Quello nella Pubblica Amministrazione è ben di più che un posto fisso, appunto un posto figo: una grande realtà capace di rispondere, nell’interesse del Paese, ai loro sogni e alle loro aspettative”.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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