Le Nazioni Unite e tutto il mondo celebrano oggi, 27 settembre, la Giornata Mondiale del Turismo. Quest’anno, la ricorrenza si focalizza sugli investimenti verdi e, più in particolare, sull’urgenza di perseguire in maniera più determinata gli obiettivi di sviluppo sostenibile che la stessa Onu si è data entro il 2030.
Le celebrazioni ufficiali si tengono a Riad, in Arabia Saudita, ma sono previste iniziative in tutto il mondo (vedi qui).
Qui in Italia, come se la passa questo settore fondamentale della nostra economia? Giusto ieri, abbiamo pubblicato gli ultimi dati fonte Istat. Diciamo che, dopo un ottimo giugno, ci si aspettava di meglio. Invece, Federturismo ha dovuto constatare che luglio e agosto, tranne che per le città d’arte e sui laghi, hanno lasciato a desiderare.
Ma tant’è: a livello mondiale continuano a essere ottimi, invece, i segnali che si colgono. Dopo il lungo periodo di sofferenza dovuto alle restrizioni per il Covid19, il settore sta mostrando una notevole resilienza e una ripresa sostenuta, anche di fronte alle sfide economiche e geopolitiche della nostra attualità.
Secondo la nuova edizione del Barometro mondiale del turismo dell’Unwto, alla fine di luglio, gli arrivi turistici internazionali hanno raggiunto l’84% dei livelli pre-pandemia. Tra gennaio e luglio 2023, hanno viaggiato a livello internazionale ben 700 milioni di turisti, il 43% in più rispetto agli stessi mesi del 2022.
Così, la ministra al turismo Daniela Santanchè può rilanciare: “Che il turismo sia un elemento portante per questo Governo, lo dimostra il fatto che vi sia un dicastero apposito col compito di promuoverne l’attività sia domestica che all’estero tutelandone operatori e fruitori. Poniamo una particolare attenzione alla dimensione del valore sociale, culturale, ma anche economico della Nazione – ha spiegato la rappresentante del Governo Meloni – Per questo, è ferma la mia volontà di rendere il settore turistico il primo contributore economico al Pil italiano”.