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In vent’anni, due milioni di under 35 in meno al lavoro

Le persone tra i 15 e i 34 anni con un impiego sono passate dai 7,6 milioni del terzo trimestre 2004 ai 5,4 milioni del terzo trimestre 2024

Non ci sono solo luci nel mercato del lavoro italiano. Il record di occupati non nasconde dei gap ancora evidenti. L’ultimo lo ha sottolineato il Cnel. L’organismo guidato da Renato Brunetta, nel rapporto “Demografia e forza lavoro”, ha evidenziato che sul mercato del lavoro pesa il trend demografico, con una forte riduzione degli occupati con meno di 35 anni nel giro di un ventennio circa.

Il Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro ha rivelato, invece, che è raddoppiato il numero degli occupati che hanno tra i 50 e i 64 anni. Le persone tra i 15 e i 34 anni che hanno un lavoro passano infatti dai 7,6 milioni del terzo trimestre 2004 ai 5,4 milioni del terzo trimestre 2024 (due milioni in meno) mentre nello stesso periodo gli occupati tra i 50 e i 64 anni crescono da 4,5 milioni a oltre 8,9. Si nota inoltre un significativo calo degli occupati tra i 35 e i 49 anni (da 9,8 milioni a 8,8).

Qesto fenomeno è stato evidenziato anche dalla Cgia di Mestre. Degli 847mila nuovi occupati registrati nel Paese da quando è al governo Giorgia Meloni, ben 710mila (pari all’83,8 per cento del totale) appartengono alla fascia più anziana della popolazione lavorativa. Seguono quella tra i 25 e i 34 anni di età che sono cresciuti di 184mila unità e quella dei giovani tra i 15-24 anni che sono aumentati di 18mila unità. Solo la coorte anagrafica tra i 35-49
anni ha subito una contrazione negativa,  pari a 66mila lavoratori.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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