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G7 del lavoro a Cagliari, ecco cosa hanno deciso i Grandi

Inclusività, diritti, Intelligenza artificiale: i Paesi che traiano l'economia mondiale e le sfide della nuova occupazione

Dall’11 al 13 settembre scorsi, a Cagliari, si è svolto il G7 del Lavoro. Con la presidenza italiana affidata alla ministra del Lavoro Marina Calderone, nel capoluogo sardo, si sono confrontati i suoi omologhi di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, cui si è aggiunta l’Unione Europea.

Che risultati sono stati raggiunti? Il vertice, anzitutto, ha confermato la condanna alla Russia per l’aggressione all’Ucraina, a quella di Hamas a Israele. Poi si è soffermato sull’Intelligenza artificiale, il lavoro, l’inclusione e la formazione delle competenze.

Alla fine, si è chiuso con la firma della dichiarazione dei ministri il G7 Lavoro che, a proposito di nuove tecnologie recita: “L’Intelligenza artificiale deve essere centrata sull’uomo nel mondo del lavoro. Per beneficiare appieno delle opportunità offerte da essa – hanno scritto nella dichiarazione i ministri – dobbiamo continuare a conciliare lo sviluppo tecnologico con la protezione dei diritti dei lavoratori e minimizzare i rischi potenziali per il mondo del lavoro, soprattutto per le persone in situazioni vulnerabili e marginalizzate”.

Altro punto sviluppato nel vertice del G7 a Cagliari, poi, è stato quello del sostegno all’invecchiamento “attivo e sano” e alla lotta alle discriminazioni.

“Abbiamo ribadito il sostegno alla coalizione globale per la giustizia sociale promossa dall’Organizzazione internazionale del lavoro – ha detto nella conferenza stampa conclusiva la ministra Calderone – il rispetto dei diritti umani a partire da quelli dell’infanzia, del lavoro dignitoso, anche lungo quelle che sono le catene globali del valore”.

E a proposito di lavoro e inclusività, un altro passaggio importante è stato questo: “Portare le donne al lavoro vuol dire compiere, prima di tutto, un atto di giustizia sociale. Deve essere centrale combattere le disuguaglianze di genere, salariali e di opportunità”.

“La presidenza italiana del G7 – ha spiegato in conclusione la ministra Calderone – ha voluto mettere la persona, con tutte le sue aspirazioni e suoi bisogni, al centro delle politiche del lavoro e delle politiche per l’inclusione sociale. Il G7 deve fornire idee innovative e soluzioni concrete e praticabili per le sfide che dobbiamo affrontare a livello globale. Era il nostro obiettivo, ed è pienamente centrato”.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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