Napoli, e più in generale la Campania e il Mezzogiorno, agganciano la crescita italiana. È ciò che annuncia in un articolo apparso sul Sole24Ore domenica 12 marzo il centro studi collegato a Intesa Sanpaolo, Srm. Con il suo responsabile servizio imprese e territorio Salvio Capasso, si dice convinto che le prospettive economiche del 2023 in Campania “si presentano positive”.
Più precisamente, secondo il centro studi, la variazione del Pil della regione dovrebbe assestarsi sopra la media nazionale del +0,6%.
Nell’articolo firmato da Vera Viola, si legge che si prospetta “l’aggancio alle dinamiche del resto del Paese atteso da molti anni”. E una delle voci positive che giustifica quest’ottimismo arriva dalla Zes, la zona economica speciale, a un anno dalla nomina del commissario e dalla semplificazione delle procedure: su questo fronte, sono arrivate 78 domande di investimento, 16 delle quali già autorizzate per un totale di 120 milioni pronti ad essere messi in campo. Si va dal nuovo impianto della Sbe di Alessandro Vescovini che sorgerà ad Acerra, a Farvima nell’Interporto di Nola, fino alla Novartis, pronta ad investire nel suo polo di Torre Annunziata altri 20 milioni.
Ma notizie positive arrivano anche al di fuori della Zes: si fa l’esempio della Doria, leader nella produzione di conserve di pomodoro, che ha in serbo investimenti per 38 milioni in 4 stabilimenti del Mezzogiorno: Sarno, Fisciano, Angri e Lavello. E delle nuove scommesse sul fronte della sostenibilità e della digitalizzazione dell’Unilever (40 milioni a Caivano) e di Leonardo che conferma il piano di investimenti da 300 milioni varato nel 2019.
Srm, a supporto della sua tesi che vuole una nuova primavera economica soprattutto in Campania, non trascura, poi, l’apporto del turismo che si annuncia a livelli record dopo la pandemia. E delle imprese innovative: a marzo 2023, le start up sono cresciute rispetto a 12 mesi fa di quasi il 9%.
Un dato che non è sfuggito, tra gli altri, a Giorgio Ventre, il responsabile dell’Academy Apple di San Giovanni a Teduccio. A crescere molto, infatti, è anche l’offerta di formazione e l’ultima inaugurata, proprio all’interno del Polo universitario della Federico II, è la Agritech Academy.
Su Facebook, Ventre l’ha sottolineato scrivendo: “L’economia di Napoli e della Campania sta crescendo. La scommessa di puntare su talenti, ricerca e innovazione sta portando risultati molto lusinghieri. Dobbiamo perseguire su questa strada”.
Si annuncia una primavera economica: parola del centro studi Srm
Srm, a supporto della sua tesi che vuole una nuova primavera economica soprattutto in Campania, non trascura, poi, l’apporto del turismo che si annuncia a livelli record dopo la pandemia.