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Bonus giovani e donne, oltre 60 mila domande

La maggioranza delle richieste presentate ha riguardato l’esonero contributivo

Grande interesse per i Bonus giovani e donne. In soli 15 giorni, i datori di lavoro hanno presentato oltre 60mila domande di accesso agli incentivi per l’assunzione stabile di under 35 e donne senza impiego retribuito da lungo tempo.

La maggioranza delle richieste presentate tra il 16 e il 30 maggio 2025 ha riguardato, al momento, l’esonero contributivo per l’inserimento di personale non dirigenziale sotto i 35 anni di età. Inps ha ricevuto 55.525 domande, che si stima impegnino circa 579 milioni di euro degli oltre 1,4 miliardi disponibili grazie al co-finanziamento dell’Europa attraverso il Programma Nazionale giovani, donne e lavoro.

Sono invece 4.960 le richieste di accesso all’esonero contributivo per l’assunzione stabile di donne senza impiego retribuito da almeno 24 mesi (6 qualora residenti nelle regioni dell’area Zona Economica Speciale) nelle prime 2 settimane di operatività della misura. Impegnati poco più di 54 milioni di euro degli oltre 479 destinati a finanziare il bonus.

Ma come funzionano i bonus? Dal 16 maggio 2024 è attivo il nuovo incentivo previsto dal decreto Coesione per favorire l’occupazione femminile. Si tratta di un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato di donne in condizioni svantaggiate effettuate entro il 31 dicembre 2025. Le regole operative sono indicate nella circolare INPS n. 91 del 12 maggio.

Il beneficio si applica a datori di lavoro privati, compresi quelli del settore agricolo, che assumano donne che rientrano in almeno una delle seguenti categorie: prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi; disoccupate da almeno 6 mesi, residenti nella Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (Zes unica); impiegate in settori caratterizzati da forte disparità occupazionale di genere, come identificati dal Ministero del Lavoro.

L’incentivo prevede uno sgravio contributivo del 100%, con un tetto mensile di 650 euro per ciascuna lavoratrice, esclusi premi e contributi Inail.

Il bonus è subordinato al rispetto del principio dell’incremento occupazionale netto, calcolato confrontando il numero di dipendenti mediamente occupati nei 12 mesi precedenti con quello attuale, considerando anche i contratti part-time in proporzione. Non si conteggiano le riduzioni di personale in aziende controllate o collegate.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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