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Quanto pesa l’evasione scolastica nel momento in cui si cerca lavoro

Evasione scolastica ricerca lavoro
I dati Eurostat svelano la radice del mismatch: le aziende attendono personale altamente specializzato, ma spesso anche le prove Invalsi per chi frequenta sono sconfortanti

L’evasione scolastica, quando un ragazzo o una ragazza lascia la scuola prima di aver completato il percorso didattico, rappresenta una sconfitta per tutti. Per un motivo principale: anche quando ci si ferma alla licenza media, è un grosso ostacolo per lo sviluppo economico e l’occupazione.

Eurostat mostra come questo problemi interessi da vicino l’Italia: nel 2022, da noi, addirittura l’11,5%, degli studenti ha abbandonato gli studi senza ottenere il diploma di scuola superiore. Un fenomeno che si caratterizza anche per il suo forte divario territoriale; in Sicilia, quasi uno studente su sei non ha terminato gli studi. E nonostante sia in costante diminuzione (nel 2021 si attestava al 12,7%), il nostro tasso di abbandono scolastico italiano è ancora tra i più alti dell’Unione Europea.

Sta di fatto che a questo fenomeno si aggiunge anche la cosiddetta “dispersione scolastica implicita”: riguarda quegli studenti che completano il percorso di studi senza però raggiungere un livello di competenze di base in italiano, matematica e inglese.

Come dire: le famigerate prove Invalsi, spesso e volentieri, fanno una strage: quasi un diplomato su dieci ricadrebbe nel gruppo che completa gli studi, ma davvero con poco profitto.

E quindi: l’Italia cosa sta facendo per contrastare l’abbandono scolastico? La missione 4 del PNRR ha stanziato 1,5 miliardi di euro per finanziare iniziative e progetti soprattutto nelle scuole con alti tassi di abbandono scolastico. Dal 2007, poi, l’Italia sta gestendo più di 18 miliardi di euro dedicati all’istruzione e alla formazione provenienti dai fondi di coesione europei.

L’obiettivo è migliorare presto e bene. Perché, come rilevano i dati sul mismatch, il mercato del lavoro aspetta a braccia aperte solo chi è ben istruito e fortemente specializzato.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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