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Nessuno in Europa vorrebbe cambiare lavoro più degli italiani

L'indagine Gallup, con un paradosso: nello stesso momento, si crede che non sia il momento giusto per cercare un altro impiego

Nessuno in Europa è più insoddisfatto degli italiani del proprio lavoro: negli ultimi tempi, un numero crescente di lavoratori del Bel Paese sta manifestando il desiderio di cambiare mestiere. Secondo i dati del report State of the Global Workplace di Gallup, 4 italiani su 10 sono intenzionati a cambiarlo. E proprio in questa classifica l’Italia risulta essere il primo Paese in Ue per numero di persone insoddisfatte di quello che fanno per vivere.

Ma come mai questa voglia di cambiare si manifesta in modo così forte proprio in questi anni? Evidentemente, la pandemia ha cambiato radicalmente le priorità delle persone, portando molti a rivalutare la loro situazione lavorativa.

La sicurezza e la stabilità del “posto fisso” non sono più sufficienti: i lavoratori oggi cercano benessere, soddisfazione e flessibilità, inclusa la possibilità di lavorare da remoto. Il riconoscimento dei meriti e il coinvolgimento nelle dinamiche aziendali sono diventati cruciali.

Il paradosso è che, allo stesso tempo, in Italia solo 1 lavoratore su 3 pensa che questo sia un buon momento per trovare lavoro, posizionando il nostro Paese all’ultimo posto in Ue per numero di persone che pensano sia il momento adatto a cercare lavoro.

Le ragioni di questo posizionamento sono legate alla presenza di precarietà nel mercato del lavoro italiano e alla difficoltà di trovare lavoro anche per le persone con titoli di studio più alti.

Come dire: meglio stringere i denti e aspettare tempi migliori.

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Redazione - Articoli pubblicati: 970

Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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