In Italia è un’impresa trovare lavoratori tecnico-pratici: dagli escavatori ai carpentieri, ormai sono rari come l’oro. E’ ciò che emerge mettendo a confronto i dati del centro studi di Distretto Italia, il progetto del Consorzio Elis presieduto da Autostrade per l’Italia secondo cui, attualmente, 3 offerte di lavoro su 4 riguardano gli ambiti tecnico-pratici, con i dati del centro studi di Skuola.net, da cui emerge che ben il 49% dei giovani non è attratto dai mestieri manuali e continua a scartare a priori l’ipotesi di svolgere professioni di quel tipo.
Ma qual è la top ten delle professioni più ricercate in ambito pratico nel nostro Paese?
Nella classifica, primeggiano l’autista, il carpentiere e il tecnico dell’armamento ferroviario. Ma c’è anche il movimentatore di macchine da terra, il macchinista, l’addetto al segnalamento ferroviario, l’esperto di Intelligenza Artificiale, l’addetto alla gestione cantieri, il cost controller di cantiere e l’impiantista elettrico.
Sta di fatto che se queste sono le dieci professioni attualmente molto richieste ma introvabili, c’è da dire che molti mestieri, partendo da un diploma anche liceale e con corsi di formazione intensivi e specifici, potrebbero diventare di facile accesso per i ragazzi.
Per questo, allora, le aziende di Distretto Italia hanno lanciato le “Scuole dei Mestieri”.
Cosa sono? In pratica, si tratta di diversi corsi nei settori trasporti e mobilità, grandi opere, energia e dati, gestione store, tecnologie digitali e Intelligenza Artificiale.
L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, a tal proposito, ha avuto modo di spiegare: “Le “Scuole dei Mestieri” possono essere centrali per la formazione della futura forza lavoro del Paese. Ora più che mai, è indispensabile fare sistema: si tratta di una sfida che Aspi ha colto per far fronte all’ingente piano di ammodernamento e potenziamento della rete, partecipando attivamente alla formazione dei futuri lavoratori e per creare una catena virtuosa delle competenze”.