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Domani parte il Siisl, che cos’è e come funziona il nuovo portale online per trovare lavoro

Il governo lo presenta come il pilastro delle politiche attive per l'occupazione, ma alla vigilia del debutto del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa non mancano le perplessità

Domani, primo settembre 2023, inizia l’era del Siisl, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, il nuovo portale dedicato alle misure di sostegno, ai percorsi di formazione e alla ricerca del lavoro. Il debutto varrà per i circa 130mila ex percettori del Reddito di Cittadinanza classificati come occupabili: da domani solo loro potranno accedervi dopo aver presentato a Inps, in via telematica, la domanda per il nuovo strumento di sostegno all’occupazione introdotto dal governo Meloni, “Supporto alla formazione e al lavoro”, le cui domande partiranno anch’esse domani. Il 60% circa di questa prima platea è già impegnato in una politica attiva, per cui, dal mese di ottobre, potrà iniziare a ricevere i 350 euro previsti (al massimo per 12 mesi).

Ma l’obiettivo del portale Siisl, presentato ieri dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, non si esaurisce qui: in autunno, ciascun cittadino, quindi non solo gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza, potrà accedervi e trovare offerte di lavoro, corsi di formazione, tirocini e Puc (Progetti Utili alla Collettività). Ma non solo: da gennaio 2024, transiteranno in Siisl anche i beneficiari dell’Assegno di Inclusione.

Saranno le agenzie per il lavoro e gli enti formativi accreditati a dare linfa a Siisl, i primi con offerte di lavoro su tutto il territorio, i secondi con i corsi di formazione. Sta di fatto che non mancano coloro i quali sollevano già dubbi sulla funzionalità del sistema: per loro, il nuovo sussidio è una vera e propria corsa a ostacoli: si profilano diverse criticità, a partire da quella che vede il nuovo assegno da 350 euro erogato non subito. Non è scontato, infatti, che i senza reddito da luglio o agosto lo incassino già a settembre. Bisogna, come spiegato, aver iniziato un corso. E quindi, fanno notare i critici, la pausa tra un corso e l’altro creerà inevitabilmente dei buchi nel sostegno economico.

Il nuovo Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl) da 350 euro al mese destinato ad adulti tra i 18 e i 59 anni occupabili ed erogato per un massimo di 12 mesi non ripetibili, è strettamente legato a un percorso di attivazione fatto di corsi, tirocini o anche Puc come fosse un’indennità o un rimborso spese. Ma incanalarsi immediatamente sulla strada giusta non sembra una cosa facilmente fattibile per tutti.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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1 Commento
    Lux

    Francamente la prima perplessità che metterei in campo è la possibilità di un 40/50enne single che ha perso il lavoro ed ha campato col reddito di mantenere lo stesso tenere di vita autonomo pagandosi casa, bolletta e spesa con 350 € mentre dedica le sue giornate ad un corso di formazione. Verrebbe da chiedersi se non sia il primo il Governo a spingere al laboro nero per di più schiavizzato e senza un minimo di tempo libero rimanente che, dopo una pandemia, sicuramente giova alla salute mentale della gente.
    Ah, non ci fosse stato il reddito, durante e dopo la pandemia, avrebbero dovuto chiudere molte più attività.
    Grazie per la possibilità di commentare.
    Buona vita.

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