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Influencer e content creator, novità sul fronte Inps

Anche queste figure potranno conquistare la pensione

Il 2025 porterà importanti notizie per i content creator e, più in generale, i professionisti digitali come influencer e talent manager. Il fronte da monitorare sarà quello dell’Inps perché la nuova circolare dell’istituto, elaborata per fare il punto sulle norme previdenziali che riguardano il comparto ed essere quindi un riferimento per i professionisti per assolvere i propri obblighi contributivi, vuole garantire loro un sistema pensionistico all’altezza.

Ad annunciare la novità è stato, nei giorni scorsi, il vicedirettore generale dell’istituto, Antonio Pone: “E’ molto importante che queste professioni giovani e molto variegate trovino da subito delle certezze anche per quanto riguarda l’ambito previdenziale”, ha avuto modo di spiegare.

L’obiettivo che l’Inps si è posto è quindi quello di “dare delle risposte concrete, con uno schema sinottico all’interno di una circolare che, partendo da norme che sono antecedenti allo sviluppo del mondo del digitale, vada ad applicare a questi nuovi fenomeni economici schemi di riferimento e certezze che servono ai professionisti del settore, e a chi li assiste sul piano professionale, per gli adempimenti fiscali e previdenziali”.

Facendo “il punto sulle concrete fattispecie in cui questa economia del digitale si esprime oggi e individuando quali sono i criteri per l’iscrizione alle diverse possibili gestioni previdenziali”, ha proseguito Pone, vengono quindi date “certezze, circa l’inquadramento, l’obbligo contributivo, qual è la gestione all’interno del quale iscriverli e attraverso quali modalità”.

Il testo, ha spiegato Pone, “è stato già inviato al ministero del Lavoro e ci attendiamo in feedback in tempo abbastanza veloci”. Dunque la circolare verrà pubblicata “in tempi brevi, parliamo di qualche settimana, al più tardi dopo l’Epifania”. “Noi ci teniamo molto – ha concluso il dg dell’Inps – e siamo stati uno dei primi soggetti pubblici a dare una risposta perché questi giovani andranno tutti in pensione con il contributivo, quindi per loro conta ogni singolo periodo lavorato”.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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