
Con l’arrivo della bella stagione, puntuale, arriva l’sos da parte dei gestori dei lidi perché non trovano bagnini: da Jesolo a Tropea, da Rimini a Porto Cesareo, secondo i sindacati manca almeno il 10% dei bagnini che sarebbero necessari sulle spiagge italiane.
Ma perché si verifica questo fenomeno? Per gli assistenti bagnanti è previsto per legge il contratto nazionale di lavoro del turismo, con 40 ore settimanali di lavoro su 6 giorni e stipendio netto che parte dai 1.200 euro per poi salire a seconda dell’inquadramento. Ma i gestori non sempre vogliono pagare queste cifre. E i giovani non si accontentano più di paghe non adeguate.
Raccolte le denunce, Assobalneari si è mosso con le vertenze e qualcosa, secondo quest’organizzazione, è cambiato. “Se andiamo a vedere l’identikit di questi lavoratori, sono tutti ragazzi, studenti o giovani che da poco hanno finito l’università. Grazie alla nostra azione i lidi stanno cambiando registro, alzando la paga. E in più adesso gli assistenti bagnanti riescono ad accedere alla disoccupazione speciale del settore turismo, mentre prima non era possibile perché i lidi, attraverso diverse voci in busta paga, facevano in modo che non raggiungessero le 51 ore stagionali previste per averne diritto”.