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Non solo Allegri vs Juventus: quanti contenziosi ci sono in materia di lavoro

Quanti contenziosi ci sono in materia di lavoro
L'indagine nei tribunali italiani rivela che un boom di cause si è verificato nell'ambito della scuola: i docenti precari citano gli istituti per la mancata concessione della card da 500 euro l'anno valevole per l'aggiornamento

Non c’è solo Massimiliano Allegri vs Juventus, dopo il licenziamento in tronco deciso dal club dell’allenatore e la decisione di quest’ultimo di citarlo in tribunale. Il ministero della Giustizia registra un continuo aumento del contenzioso tra i dipendenti e le aziende di appartenenza: +14,3% del 2022 +6,7% nel 2023 e la stessa tendenza si registra anche nei primi mesi del 2024.

In numeri reali, le cause di lavoro e previdenza arrivate nei tribunali italiani nel 2023 sono state 281.306.

A segnare l’aumento più consistente nel 2023 è stato il contenzioso legato al pubblico impiego, che cresce dell’87%: da 29.837 nuove cause del 2022, si passa a 55.887 nel 2023.

La maggior parte di queste liti, stando alle spiegazioni dei giudici, sono riconducibili al personale scolastico e in particolare ai docenti assunti a tempo determinato. Oltre a problemi legati alla ricostruzione delle carriere, un filone consistente di cause riguarda la carta del docente, ovvero la carta elettronica da 500 euro all’anno per l’aggiornamento professionale che, in base alla sentenza 29961/2023 della Cassazione, deve essere riconosciuta anche a chi ha avuto incarichi annuali fino al 30 giugno. Di solito, quindi, i docenti fanno ricorso per chiedere l’attribuzione del beneficio, eventualmente anche per i cinque anni pregressi.

Sta di fatto che crescono anche le cause contro i licenziamenti individuali e collettivi.

Nel settore privato l’aumento è del 27%: i procedimenti sono passati da 6.593 del 2022 a 8.379 del 2023.

In ogni caso: tribunale che vai, peculiarità che trovi.

A Milano, i procedimenti ordinari in materia di lavoro e previdenza sono stati 9.417 nel 2023 e si registra un ritmo molto sostenuto nei primi mesi del 2024.

A Bologna, le cause di lavoro arrivate nel 2023 sono state 2.805, e al 29 maggio 2024 se ne contavano già 2.500 con un boom nel settore del lavoro dipendente privato: le cause arrivate da gennaio a maggio 2024 sono state 700, mentre erano 180 nello stesso periodo del 2023.

Anche a Roma le cause sono in crescita. E la parte del leone spetta al pubblico impiego con gli insegnanti che rivendicano la carta del docente.

Stesso trend al tribunale di Napoli. Le cause di lavoro sopraggiunte dal 1° gennaio al 29 maggio 2024 sono state 12.748, in crescita del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel periodo gennaio-maggio 2021 erano state 9.039: l’aumento 2021-2024 è dunque del 41 per cento. L’incremento delle iscrizioni a ruolo è dovuto prevalentemente al contenzioso in materia di pubblico impiego, istruzione e sanità.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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