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Il mercato del lavoro rallenta: a luglio cassa integrazione in crescita

La preoccupazione di Uil e Cgil: "Le aziende vedono il futuro incerto"

A luglio si è registrato un forte aumento delle richieste di cassa integrazione e dell’utilizzo dei fondi di solidarietà da parte delle aziende. Crescono anche le domande di disoccupazione. Dopo il calo della produzione industriale registrato a giugno (-2,6%), arrivano altri segnali negativi dall’Osservatorio Inps. In totale, le ore di cassa integrazione autorizzata a luglio sono state 36,6 milioni: in giugno erano state 35,3 milioni, ma a luglio 2023 solo 28,6 milioni.

In particolare, a crescere è la cassa integrazione ordinaria: le ore a luglio sono state 26,1 milioni (dai 25 di giugno). Si potrebbe pensare che le aziende hanno fatto ampio uso della possibilità offerta dal Dl Agricoltura sulle interruzioni dovute al caldo eccessivo, superiore ai 35 gradi. Ma rispetto a luglio 2023, quando erano state autorizzate 18,5 milioni di ore, l’aumento è anche maggiore: la variazione tendenziale è del più 41,1%. E comunque l’aumento della Cig ordinaria è una costante: nel primo semestre, le richieste sono state di 292,77 milioni di ore, con un aumento del 20,12% rispetto allo stesso periodo del 2023. In difficoltà soprattutto l’industria, con 166 milioni di ore (+51,30%).

I sindacati hanno avuto modo di esternare la loro preoccupazione: “E’ evidente – rileva la segretaria confederale della Uil Ivana Veronese – come le aziende non considerino il mercato stabile e abbiano incertezze sul proprio futuro”. Stando alla Cgil, con Rossella Marinucci dell’Area mercato del lavoro, “i settori più in sofferenza sono quelli dell’automotive e della moda”.

Non meno preoccupanti i dati sulla disoccupazione: a giugno l’Inps ha ricevuto 177.365 domande tra Naspi e Discoli, con un aumento del 9% rispetto allo stesso mese del 2023. Rialzo consistente (del 5,5%) anche nel confronto tra i primi sei mesi di quest’anno e dell’anno scorso. Costante, invece, secondo Istat, il tasso dei posti vacanti: nel secondo trimestre si attesta al 2%.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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