
Sono giorni caldi sul fronte del Reddito di Cittadinanza. Con l’inizio di agosto, le prime 169mila famiglie hanno dovuto dire addio al sussidio. Ma, in attesa dell’Assegno di Inclusione, la nuova misura voluta dal governo Meloni, da qui a fine 2023, perderanno il reddito in 497mila, pari al 41,7% degli attuali beneficiari. Di questi, stando ai calcoli dell’Ufficio parlamentare di bilancio, 400mila perché non hanno soggetti tutelati (il 33,6% del totale, tra i quali i 169mila che hanno già ricevuto l’sms che comunica lo stop del sussidio), e 97mila (pari all’8,1%) per vincoli di natura economica. Detto che l’assegno medio del Reddito di Cittadinanza è di 600,80 euro e che il sussidio che lo andrà a sostituire in prima battuta (sempre che si svolga un corso di formazione) è di 350 euro, il risparmio per le casse dello Stato è di 2,7 miliardi.
Da gennaio, in ogni caso, si cambierà completamente registro. La nuova misura di contrasto alla povertà sarà l’Assegno di Inclusione. Essa, come accennato, prevede l’attivazione di percorsi di inserimento sociale, formazione, lavoro e politiche attive del lavoro. Sarà erogato da gennaio e sarà destinato ai nuclei familiari caratterizzati dalla presenza di persone con disabilità, minori, over 60 o componenti in condizioni di svantaggio inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari.
L’Assegno di Inclusione avrà un importo che integra il reddito familiare fino alla soglia di 6mila euro annui moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Il sussidio verrà dato per massimo 18 mesi, rinnovabili per ulteriori 12 previa la sospensione di un mese.
Ma come si farà a richiederlo? La modalità prevista è online all’Inps oppure rivolgendosi ai Caf o ai Patronati. Tra i requisiti richiesti anche un valore ai fini Imu del patrimonio immobiliare non superiore ai 30mila euro e un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6mila euro, accresciuto di 2 mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo e di ulteriori 1000 euro per ogni minorenne successivo al secondo.
Infine, l’Assegno di Inclusione sarà compatibile con l’assegno unico erogato per i figli ma, a differenza dei percettori di reddito di Cittadinanza che finora l’hanno ricevuto automaticamente, senza presentare alcuna domanda all’Inps, dovranno presentare una apposita richiesta.