La Legge 191/2023, derivante dalla conversione del Decreto Anticipi, ha recentemente prorogato di tre mesi lo smart working per i dipendenti del settore privato che hanno figli di età inferiore ai 14 anni o che sono considerati fragili.
Questa estensione è valida fino al 31 marzo 2024 e si applica anche alle aziende private, includendo i lavoratori fragili esposti al rischio di contagio da COVID-19. Tale proroga si riferisce ai lavoratori con figli di età inferiore ai 14 anni e ai fragili, individuati dal Decreto Anticipi e certificati da un medico competente. Va notato che non c’è alcuna proroga per i dipendenti considerati super-fragili, il cui periodo di smart working termina il 31 dicembre 2023, sia nel settore pubblico che privato.
Le regole sullo smart working possono variare tra i dipendenti del settore privato e pubblico. Nel settore privato, la proroga si applica fino al 31 marzo 2024 e richiede che il lavoro da remoto sia compatibile con le mansioni del dipendente, senza possibilità di cambiare mansioni. Inoltre, è necessario che anche l’altro genitore lavori per avere diritto a questa modalità di lavoro. Nel settore pubblico, le regole dipendono dai Piani di Organizzazione del Lavoro delle amministrazioni.
Le comunicazioni riguardanti l’adesione allo smart working devono essere effettuate entro cinque giorni dall’inizio della prestazione, con priorità assegnata a determinate categorie di dipendenti, come genitori con figli fino a 12 anni o disabili, dipendenti con disabilità grave e caregiver.