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Se ora sono le aziende ad avere bisogno di buone referenze

Uno studio dell'Istituto Tedesco Qualità e Finanza (Itqf) ha confermato che con il Covid le persone hanno scoperto quanto sia importante il benessere non solo fisico, ma anche mentale

Non è sempre e solo l’azienda a scegliere il lavoratore: soprattutto da dopo la pandemia, sempre più spesso è il lavoratore a scegliere l’azienda. Certo, questo vale per le persone più qualificate: quelle per ingaggiare le quali le imprese si danno battaglia.

Sta di fatto che per i datori di lavoro è oggi di fondamentale importanza avere “buone referenze”, cosa che prima era un’espressione usata solo per chi era alla ricerca di un impiego.

A tal prposito, lo studio “Top job – Italy’s best employers” dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (Itqf) ha sentenziato che con il Covid le persone hanno scoperto quanto sia importante il benessere non solo fisico, ma anche mentale. E il lavoro gioca un ruolo importantissimo in questo equilibrio, impiegando così tante ore della giornata di ognuno di noi e così tante energie.

La Top 20 della classifica, stilata da Itqf sulla base di oltre 20 mila giudizi, mostra come gli sforzi per offrire un ambiente di lavoro molto attraente siano trasversali a tutti i settori economici, alle diverse regioni, alle aziende italiane e alle filiali nel nostro Paese di società estere.

Industria farmaceutica, industria, alimentare, settore finanziario e moda hanno almeno un loro rappresentante nella parte alta della graduatoria, che vede al primo posto Aboca: il produttore toscano di cosmetici naturali scala ben otto posizioni rispetto all’anno scorso e si aggiudica il punteggio massimo (100).

Alle sue spalle si trovano la Società reale di mutua assicurazione con 98,75 punti e Coca-Cola Hbc Italia (98,41), l’imbottigliatore e distributore della nota bevanda gassata. Ai piedi del podio c’è Olon (96,15), il produttore lombardo di ingredienti farmaceutici attivi, che dodici mesi fa aveva sbaragliato la concorrenza e che quest’anno ha comunque chiuso in quarta posizione. Fra i nomi più conosciuti che hanno ottenuto un punteggio molto alto spiccano Würth (edilizia, quinta con 94,37 punti), Enel Green Power (energia, settima con 93,76 punti), Scavolini (arredamento, nona, 92,79) e Danone (alimentare, 18ª, 90,84). Chiude la Top 20 il produttore di scarpe Tod’s con una valutazione di 90,67 punti.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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