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Occupazione, ecco i cinque bonus che saranno confermati nella prossima legge di Bilancio

Decontribuzioni per giovani, donne e imprese del Mezzogiorno: pronto il pacchetto su cui il Governo è pronto a puntare fino a 1,5 miliardi di euro

Cinque incentivi in scadenza che il Governo pensa di rinnovare per non perdere terreno sul fronte dell’occupazione (nel 2023, secondo il Rapporto sul precariato Inps, sono scese le assunzioni nel settore privato). Si tratta di misure che vanno a favore soprattutto dei giovani e delle donne. Nel dettaglio: il primo è dedicato agli under 36. In vista della manovra, Palazzo Chigi vuole prorogare lo sgravio per chi li assume. La misura, in scadenza a dicembre, consiste nell’esonero totale, al 100%, dei contributi per 36 mesi entro un tetto annuo di 8mila euro per le aziende che assumono stabilmente giovani sotto i 36 anni. Si sale a 48 mesi di incentivo per le assunzioni in una delle regioni svantaggiate: vale a dire, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Il secondo incentivo in scadenza ma in odore di rinnovo riguarda le donne svantaggiate, misura già introdotta dalla legge Fornero nel 2012. Anche in questo caso, si tratta di uno sgravio totale fino a 8mila euro l’anno ma per 12 mesi per chi le assume a tempo determinato. Si sale, invece, a 18 mesi in caso di assunzioni o trasformazioni del contratto a tempo indeterminato.

Il terzo incentivo riguarda il Mezzogiorno: il Governo chiederà all’Ue l’ok per prorogare nel 2024 la decontribuzione Sud, vale a dire l’esonero parziale valido per le imprese operanti nelle regioni del Sud le cui percentuali variano a seconda dell’annualità (fino al 2025, l’incentivo è del 30%). La misura, che vale per tutti i rapporti di lavoro in essere o da avviare nel 2023, è già finanziata fino al 2029, ma va autorizzata di anno in anno dall’Europa.

Il quarto incentivo sulla strada del rinnovo punta a valorizzare il settore agricolo: a dicembre, scade la decontribuzione per i giovani imprenditori di questo campo. Ma lo sgravio totale avrà nuova vita e varrà sempre per 24 mesi dal versamento dei contributi in favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni.

Quinto e ultimo bonus che sarà confermato, infine, riguarda i Neet, più nello specifico i giovani con meno di 30 anni che non lavorano e non sono inseriti in corsi di studi o di formazione registrati al programma Iniziativa Occupazione Giovani con il decreto Lavoro dello scorso primo maggio. L’incentivo è pari al 60% della retribuzione per 12 mesi, al 20% in caso di cumulo con altro bonus. Costo totale di questo pacchetto a cinque interventi, da uno a 1,5 miliardi.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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