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Malattie e maternità, più tutele per i liberi professionisti

Con il Collegato Lavoro al vaglio del Parlamento si vogliono introdurre più casi di assenze giustificate (oltre che una sospensione delle scadenze fiscali)

Presto potrebbero arrivare buone notizie per i liberi professionisti. Sono all’esame del Parlamento due pacchetti normativi che estendono i finora pochi casi in cui è possibile richiedere una sospensione delle scadenze fiscali o far valere il legittimo impedimento nei procedimenti civili e penali per difficoltà dei professionisti. Le situazioni e le estensioni sono diverse a seconda della professione svolta, ma tant’è: ci si avvia verso più tutele in caso di malattie e per la maternità.

I professionisti possono sospendee per 30 giorni le scadenze tributarie per grave malattia, infortunio o interruzione di gravidanza. Le regole vigenti fanno riferimento alla legge di Bilancio 2022, ma il ddl Collegato Lavoro al vaglio del Parlamento amplia la sospensione ai parti e ai ricoveri anche dei figli minori.

Come s attiva la sospensione? Per ora, è stato pensato di inviare all’autorità competente i certificati medici ricevuti dai clienti. Per gli avvocato, poi, è stata approvata dal Senato in prima lettura la proposta di legge che amplia i casi di legittimo impedimento. Dal caso fortuito alla salute in gravidanza, la proposta dettaglia i casi in cui il difensore che incorre in decadenze può essere rimesso in termini.

Ma non è tutto: nello stesso ventaglio di ipotesi (che in ogni caso vanno provate), il testo prevede la possibilità di rinviare l’udienza se il legale non può comparire. E poi si propone di estendere il legittimo impedimento nelle udienze penali ai motivi di salute dei figli o dei familiari

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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