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Quante famiglie italiane fanno fatica ad arrivare a fine mese?

Secondo l'ultima indagine di Eurostat, si tratta addirittura del 63%. E il 26,3% dei nuclei con figli a carico è a rischio povertà e esclusione sociale

Le famiglie italiane stanno soffrendo la congiuntura economica sfavorevole, penalizzate dagli stipendi bassi e dall’inflazione galoppante da dopo l’invasione della Russia in Ucraina, in maniera peggiore rispetto ai nuclei familiari non solo di Francia e Spagna, ma anche di Polonia e Portogallo. Lo si evince dalla prima indagine di Eurostat sulle condizioni di vita delle persone e delle famiglie in Europa “Key figures on European living conditions”.

Nello specifico, a fronte di una media Ue di famiglie che faticano ad arrivare a fine mese del 45,5%, quella italiana è di oltre il 63%, con una quota del 6,9% che denuncia “grandi difficoltà”, il 15,4% che parla genericamente di difficoltà e il 41,7% con qualche difficoltà.

Siamo, quindi, nel gruppo di coda in quasi tutte le classifiche. E, come accennato, tra le cause emerge il lavoro, ma anche i figli. Nella media Ue, infatti, vive in una famiglia “a intensità lavorativa molto bassa” il 7,7% delle persone di età compresa tra 18 e 64 anni. La percentuale sale all’8,5% per chi è nato in un altro Paese Ue e al 14,8% per chi arriva da un Paese extra Ue. In Italia, questi parametri salgono tutti e con l’11% si raggiunge il dato peggiore in assolto della Ue.

Anche sotto il profilo della povertà siamo più indietro rispetto a gran parte dei Paesi Ue: siamo a quota 24,2% contro una media del 21,6%. A rischio di povertà e di esclusione sociale in Italia il 26% delle donne e il 22% degli uomini, contro una media europea rispettivamente del 22,7% e del 20,4%.

Se invece si focalizza l’attenzione sulla differenza tra chi ha e non ha figli, sono a rischio povertà il 26,4% delle famiglie con figli a carico e il 22,6% delle altre: un dato che spiega in modo eloquente perché nel nostro Paese si fanno sempre meno bambini.

Ci posizioniamo meglio della media Ue solo per la “deprivazione grave” e per la quota degli italiani che si dichiarano in buona salute. Questo, anche se, sempre da Eurostat, emerge come la sanità italiana sia ormai alle corde, soprattutto nel Mezzogiorno dove la quota di popolazione che non riesce a fare le visite mediche di cui ha bisogno supera la media Ue.

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Redazione - Articoli pubblicati: 970

Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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