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Lavoro da remoto, Jp Morgan torna indietro

"E' indispensabile lavorare in ufficio". Ma i dipendenti si ribellano

Una delle eredità più apprezzate della pandemia è stata senz’altro la possibilità di lavorare da remoto. Ma, a cinque anni dai giorni in cui divenne indispensabile questa forma di impiego, c’è chi tenta di rimettere le lancette della storia indietro. E’ il caso di JP Morgan Chase, la banca più grande degli Stati Uniti e tra le più importanti istituzioni finanziarie del mondo. Essa, infatti, ha deciso che i suoi dipendenti dovranno tornare in ufficio cinque giorni a settimana a partire da marzo.

La decisione, comunicata attraverso un memo interno, ha suscitato molte critiche da parte dei dipendenti, che finora avevano potuto lavorare con modalità ibride, alternando giorni in ufficio e da remoto.⁠

Sta di fatto che, secondo il CEO Jamie Dimon, lavorare in presenza è fondamentale per migliorare la collaborazione, l’apprendimento e il raggiungimento degli obiettivi. Nel memo, Dimon e i dirigenti hanno scritto: “Sappiamo che non tutti saranno d’accordo con questa decisione, ma crediamo che lavorare insieme in ufficio sia il modo migliore per gestire l’azienda”.

La banca ha promesso ai dipendenti almeno 30 giorni di preavviso per organizzarsi e ha aggiunto che ci saranno alcune eccezioni per motivi personali, previa approvazione dei manager.⁠

Non tutti però hanno accolto bene questa decisione. Subito dopo l’annuncio, più di 300 commenti critici sono comparsi sulla piattaforma interna dell’azienda, prima che venisse bloccata la possibilità di aggiungere nuovi messaggi. Tra le principali lamentele, ci sono l’aumento dei costi per il pendolarismo e l’assistenza ai figli, oltre a preoccupazioni legate alla salute mentale e allo stress.⁠

In ogni caso, JPMorgan non è l’unica grande azienda a chiedere ai dipendenti di tornare in ufficio. Negli ultimi mesi, colossi come Amazon e Goldman Sachs hanno preso decisioni simili, sostenendo che il lavoro in presenza sia essenziale per rafforzare la cultura aziendale e la produttività. Durante la pandemia, molte aziende avevano adottato il lavoro da remoto per garantire la sicurezza, ma ora il trend sembra andare nella direzione opposta.⁠

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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