
Per abbattere le emissioni di CO2 dovute al traffico veicolare non è il primo tentativo. Ma ora anche Piacenza attiva un progetto di “Bike to Work”. L’iniziativa offre ai dipendenti di aziende, enti pubblici e privati oltre che agli istituti scolastici, un incentivo di 20 centesimi al chilometro per chi sceglie mezzi sostenibili (bicicletta, e-bike, monopattino elettrico) per gli spostamenti casa-lavoro di almeno 2 chilometri, fino a un massimo di 50 euro al mese. Una misura realizzata con contributi economici della Regione Emilia-Romagna e del Comune, in collaborazione con Wecity, una piattaforma per la mobilità sostenibile.
Ma come funziona? I percorsi vengono monitorati tramite un’app dedicata e il contributo accumulato da ogni partecipante viene erogato ogni tre mesi, dopo verifiche a campione sul chilometraggio.
L’iniziativa è molto simile a quelle già sperimentate da altre città italiane, tra cui Bergamo, Trento e Firenze, negli ultimi anni. Il modello economico e i finanziamenti variano da città a città, ma l’obiettivo dell’iniziativa è sempre lo stesso: incentivare le persone a lasciare l’auto a casa e a scegliere la bicicletta, un mezzo più sostenibile e meno ingombrante.
Ma questi modelli funzionano? Secondo i dati resi disponibili dal Comune di Firenze a proposito del progetto “Pedala, Firenze ti premia”, la prima edizione dell’iniziativa ha coinvolto 2.300 cittadini, che hanno percorso oltre 1,3 milioni di chilometri, mentre le emissioni di CO₂ sono state ridotte di oltre 210 mila chili. Il progetto fiorentino è stato anche premiato al nostro festival FutureForCities 2024 per la categoria Azione climatica.