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Intelligenza artificiale, in Italia ancora non convince tutti

I dati di un rapporto ancora non maturo

Secondo i dati di fine 2024, l’Intelligenza artificiale in Italia ancora non sfonda del tutto: è vero che cresce il suo utilizzo, ma non sfonda ancora tra le imprese italiane. Come dire: ancora non si è creato un vero rapporto di fiducia.

Sebbene in aumento rispetto al 2021 (quando se ne avvaleva il 5,7% delle aziende), nel 2024 la IA è entrata a far parte del patrimonio tecnologico solo dell’11,4% delle attività produttive.

Le quali, però, nel frattempo, hanno investito con decisione soprattutto nel Cloud (lo ha fatto il 44,4% delle imprese), nei sistemi di pagamento digitali (41,3%) e nella cybersicurezza (41,2%).

I dati sono emersi dall’analisi realizzata da Unioncamere e Dintec sulla base dei dati dell’Osservatorio Punti impresa digitale delle Camere di commercio, che fornisce però una bella prospettiva: il sistema produttivo guarda oggi con crescente attenzione all’Intelligenza artificiale che, tra le tecnologie strategiche da potenziare tra il 2025 e il 2027, balza al primo posto, con il 18,9% delle imprese che la include tra i propri programmi di investimento.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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