Cosa si aspettano oggi i giovani dalla sfera professionale? Una buona retribuzione non basta, si lavora per una piena realizzazione delle proprie aspirazioni. Lo conferma l’indagine sul mondo del lavoro dei giovani dell’Osservatorio Elle Active! dedicata alle prospettive di carriera. Tutti i dati dell’indagine, condotta dal Centro di ricerca Crilda dell’Università Cattolica, verranno presentati al Forum Elle Active! in programma sabato 9 e domenica 10 novembre presso l’Università Cattolica.
Oggi i giovani guardano alla carriera con una prospettiva molto diversa rispetto alle generazioni passate. Una buona retribuzione non esaurisce le aspettative e non giustifica di per sé l’impegno: ciò che cercano è un lavoro che dia loro un senso di realizzazione. Vogliono sentirsi coinvolti in attività che riflettano i propri valori e contribuiscano alla loro crescita personale e professionale.
In una scala che va da 0 (nessuna soddisfazione) a 10 (massima soddisfazione), la media europea si attesta intorno al 7, con i giovani italiani pienamente in media con i coetanei europei. Il campione di giovani oggetto dello studio di Elle Active! conferma questi valori.
Nel dettaglio, sono stati indagati due aspetti fondamentali per le carriere dei giovani: la stabilità lavorativa e l’interesse per il proprio lavoro. Anche in questi casi, i punteggi sono elevati, senza differenze di genere o classi di età: il punteggio medio pari a 8 per l’interesse verso il proprio lavoro indica quanto sia importante per i giovani svolgere un’attività per loro densa di significato.
L’aspetto sorprendente è l’assenza di differenze tra i Paesi europei riguardo alla soddisfazione dei giovani per il proprio lavoro, nonostante le disparità nelle condizioni di impiego e nelle opportunità di formazioni professionale.
Cosa significa? Che, indipendentemente dalla qualità delle opportunità offerte dal mercato del lavoro, i giovani europei tendono ad avere una percezione simile del loro benessere lavorativo.