
Giorgia Meloni aveva promesso di abbassare le tasse. Ma, almeno finora, le cose non sono andate così. Il massimo che il Governo è riuscito a fare è stato confermare il taglio del cuneo fiscale annuale voluto da Mario Draghi. Ma tant’è: nonostante questo, l’Italia continua ad occupare anche nel 2023 i posti alti nella classifica delle nazioni industrializzate con il cuneo fiscale più alto.
Considerando un lavoratore single che percepisce un salario medio, il nostro Paese è quinto con il 45,1% contro una media del 34,8% tra i 38 paesi dell’Ocse. Peggio di noi la Francia (46,8%), l’Austria (47,2%), la Germania (47,9%) e il Belgio (52,7%).
È questo il quadro che emerge dal “Taxing Wages”, il tasso che misura la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta ricevuta dal lavoratore.
Esso evidenzia come le aliquote fiscali effettive sui redditi da lavoro siano aumentate nella maggior parte dei Paesi Ocse, mentre il reddito al netto delle imposte dei lavoratori single che percepiscono il salario medio sia diminuito in 21 dei 38 Paesi.
Nella maggior parte dei casi, l’aumento della tassazione sul lavoro è stato determinato principalmente dall’incremento delle imposte sul reddito delle persone fisiche. E mentre i salari reali sono diminuiti in 18 Paesi Ocse, i salari nominali sono aumentati in 37 su 38 poiché l’inflazione è rimasta al di sopra dei livelli storici.
In assenza di un’indicizzazione automatica dei sistemi fiscali, in molti paesi Ocse, l’elevata inflazione tende ad aumentare le passività fiscali dei lavoratori spingendoli verso scaglioni fiscali più elevati ed erodendo il valore degli sgravi fiscali e dei benefici in denaro che ricevono.
Per una famiglia con due figli ed un solo componente che percepisce un salario medio il cuneo fiscale in Italia nel 2023 è al 33,2% (era 33,4% nel 2022) contro una media Ocse del 25,7% (era 25,6%). Se, invece, entrambi i genitori lavorano (sempre con due figli e percependo entrambi un salario medio) il cuneo fiscale da noi è al 39,9% (40,1% nel 2022) contro il 31,8% dei paesi Ocse (31,7% nel 2022).
Per un lavoratore single che percepisce un salario medio, il cuneo fiscale medio nei Paesi Ocse è pari al 34,8%, con una forbice che va dal 53% del Belgio allo 0% della Colombia: per questa tipologia di famiglia, il cuneo è aumentato di 0,13 punti percentuali rispetto al 2022, per l’Italia si è passati dal 45% del 2022 al 45,1% del 2023.