
Milena Gabanelli e Simona Ravizza hanno firmato per la piattaforma di inchieste giornalistiche Dataroom una indagine su chi davvero riesce a guadagnare facendo l’influencer sui social network. YouTube, TikTok, Instagram. E poi, ancora, Onlyfans e Twitch: chi ci guadagna davvero?
C’è da partire da una considerazione amara: in Italia, un giovane tra i 18 e i 24 anni guadagna suppergiù 1000 euro, 1300 se laureato. Non c’è, quindi, da meravigliarsi se in tanti tentano la fortuna postando video e foto sui social.
Fatto sta che, con l’ausilio della società specializzata in strategie di marketing e comunicazione Derev, le due giornaliste sono andate a fare i conti in tasca ai cosiddetti creator per capire, ad esempio, come è possibile arrivare a guadagnare 2000 euro lordi al mese.
Su YouTube, se si hanno tra i 3000 e i 50000 followers, si è considerati un nano o micro influencer e si possono guadagnare fino a 700 euro con la pubblicità che la piattaforma stessa fa scorrere durante i video che si postano. Altri 1200 euro, in ogni caso, si possono intascare se hanno 250.000 follower. In questo caso, si possono fare accordi con i brand secondo la regola “mi metto la tua maglietta mentre mi riprendo e tu mi paghi”.
Pochi spiccioli, invece, si guadagnano su TikTok considerando quanto dà direttamente la piattaforma cinese: da 2 ai 4 centesimi ogni mille visualizzazioni (e bisogna farne almeno 100mila). Tuttavia, anche su questo social so può arrivare a guadagnare 1800 euro mettendosi d’accordo con i brand (ma a patto di avere sempre almeno 100mila follower).
Instagram, invece, non dà soldi direttamente ai creator. Ma anche su questa piattaforma valgono gli accordi con i brand: una sponsorizzazione può valere 2000 euro lordi.
Valgono invece gli abbonamenti su OnlyFans: con 500 abbonati a 4,99 euro, si può portare a casa 2500 euro, ma con il 20% (quindi 500 euro) che deve essere lasciato alla piattaforma.
Valgono gli abbonamenti anche per Twitch. Essi di solito vengono pagati 3,99 euro dagli utenti. Di conseguenza, con 300 abbonati, si guadagnano 1200 euro. Altre 750 si possono ricavare con accordi con le piattaforme stesse: magari, la stessa diretta streaming si può pubblicare anche su YouTube e si monetizza ancora.
Alla fine, quindi, il gioco vale la candela? Sicuramente, dall’indagine di Gabanelli e Ravizza si evince che sui social si puoi guadagnare quanto un impiegato. Ma bisogna avere talento e creatività.
Quanti, allora, davvero si arricchiscono? I numeri li hanno le piattaforme e le custodiscono gelosamente senza dirli a nessuno. Certo, però – concludono Gabanelli e Ravizza – basta uno scivolone per perdere credibilità e follower. È dura la vita da influencer.