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Ci sono meno persone che sognano il lavoro stando sul divano

L'Istat certifica che il numero di inattivi diminuisce: ora è al 33%

In Italia ci sono sempre meno persone sul divano, nel senso sfiduciate tanto da non darsi da fare per cercare un lavoro. Il che, naturalmente, è di per sè una buona notizia. A giugno 2024, stando all’Istat, rispetto al mese precedente, sono diminuiti ancora di più, a fronte di una crescita sia degli occupati che dei disoccupati.

L’occupazione aumenta (+0,1%, pari a +25mila unità) per gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi, i 25-34enni e gli ultracinquantenni; cala invece tra le donne, i dipendenti a termine, i 15-24enni e i  35-49enni. Il tasso di occupazione sale, così, al 62,2% (+0,1 punti).

Il numero di persone in cerca di lavoro aumenta (+1,3%, pari a +23mila unità) per entrambe le componenti di genere e tra i 35-49enni, mentre diminuisce tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione sale al 7,0% (+0,1 punti), quello giovanile al 20,5% (+0,1 punti).

Il numero di inattivi è in diminuzione (-0,3%, pari a -41mila unità) tra gli uomini, i 25-34enni e i maggiori di 50 anni. Cresce, però, tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività scende al 33% (-0,1 punti).

L’incremento del numero di occupati si osserva anche confrontando il secondo trimestre 2024 con il primo (+0,5%, pari a +124mila unità).

La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4,0%, pari a -74mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,1%, pari a +18mila unità).

Il numero di occupati a giugno 2024 supera quello di giugno 2023 del 1,4% (+337mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,7 punti percentuali.

 

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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