Agosto, tempo di ferie e di turismo, un pilastro dell’economia italiana impiegando 1,7 milioni di lavoratori e contribuendo al Pil per il 4%. Sta di fatto che l’estate 2024 sta evidenziando ancora di più come la digitalizzazione, la sostenibilità e il turismo esperienziale stiano sempre più influenzando non solo le preferenze dei viaggiatori, ma anche le competenze richieste agli operatori del settore.
Emilio Colombo, coordinatore del comitato scientifico di Randstad Research, a Repubblica, ha spiegato: “Le abitudini dei turisti stanno cambiando: i soggiorni sono più brevi, emergono nuove destinazioni e le esperienze offerte si diversificano. Questi mutamenti comportano la necessità di nuove professioni nel settore. Il turismo sta affrontando sfide significative, come l’overtourism e il predominio delle piattaforme online. Tuttavia, queste sfide si accompagnano a opportunità promettenti, come lo sviluppo di località meno conosciute e l’offerta di servizi personalizzati. Il settore – continua Colombo – ha bisogno di competenze nuove che sono difficili da trovare. Il turismo non è attraente per molti giovani a causa degli orari irregolari, e l’offerta formativa è spesso insufficiente”.
Le nuove rotte del turismo esperienziale stanno guadagnando terreno, offrendo esperienze uniche come il turismo del benessere, enogastronomico, religioso e dello shopping. Queste forme di turismo stanno diventando sempre più popolari, contribuendo a diversificare l’offerta e attrarre nuovi viaggiatori.
Secondo l’Osservatorio professioni estive di InfoJobs, piattaforma per la ricerca di lavoro online, la stagione estiva ha portato quasi 5.600 annunci di lavoro nel settore turismo e ristorazione tra aprile e metà giugno 2024. La ristorazione domina la scena con oltre 4.300 annunci, seguita dall’hotellerie e dai viaggi.
Ma quali sono le professioni estive più richieste? Il podio vede al primo posto la figura del barista, seguita dallo chef e dal cameriere. Seguono l’assistente di cucina e il cuoco. La figura del pizzaiolo ha visto una notevole ascesa, passando dal dodicesimo posto nel 2023 al sesto nel 2024.
Ma il rapporto di Randstad Research ha identificato dieci nuove professioni che potrebbero emergere nel settore turistico nei prossimi anni.
Il Destination Manager: la figura che sviluppa strategie innovative utilizzando tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per promuovere le destinazioni turistiche, con un focus sulla sostenibilità.
L’esperto di turismo sostenibile: guida pratiche responsabili e resilienti, collaborando con le comunità locali per sviluppare un turismo equo e inclusivo.
Il gestore di centri per workation (neologismo per unire il lavoro – work – e le vacanze – vacation): crea ecosistemi dinamici per professionisti che lavorano da remoto, integrando soluzioni di benessere e sviluppo personale.
Il gestore di glamping: Sviluppa esperienze open air di lusso e sostenibilità, collaborando con designer e architetti.
Il consulente di viaggi virtuali: organizza esperienze di viaggio immersive utilizzando realtà virtuale e aumentata, personalizzando gli itinerari per i clienti.
Le guide esperienziali: offrono tour personalizzati e autentici, utilizzando narrazioni coinvolgenti e attività interattive.
L’agente di turismo olfattivo: crea esperienze di viaggio multisensoriali, utilizzando gli odori per arricchire l’esperienza turistica.
L’esperto in salute e sicurezza dei viaggiatori: utilizza tecnologie avanzate per valutare e predire rischi per la salute, offrendo consulenza personalizzata e servizi di telemedicina.
Il gestore di esperienze ecoturistiche: integra tecnologie avanzate per monitorare e proteggere gli ecosistemi, collaborando con le comunità locali per iniziative sostenibili.
Il gestore di viaggi spaziali: organizza viaggi spaziali, collaborando con agenzie e fornitori aerospaziali per rendere il turismo spaziale accessibile.