Sicurezza sul lavoro: è arrivato il decreto che regola la patente a punti per le ditte edili. I crediti sono massimo 100 e si parte da un minimo di 30. Si ottengono presentando documenti, certificati e autocertificazioni che danno la patente all’impresa per lavorare. Possono essere incrementati grazie a buona condotta, investimenti, attività di formazione, innovazioni tecnologiche a favore della sicurezza dei lavoratori. Ma, in caso di infortunio mortale del lavoratore per “colpa grave” dell’impresa, i punti vengono decurtati: meno 40 e sospensione dell’attività fino a un anno (oltre ai procedimenti penali).
Sta di fatto che proprio come in quella di guida, i crediti della patente potranno essere recuperati dopo aver ripristinato le condizioni di salute e sicurezza necessarie ai lavoratori valutate da una commissione dell’Ispettorato nazionale del lavoro e dell’Inail.
La ministra del Lavoro Marina Calderone punta a far entrare in vigore la novità il prossimo 1 ottobre prossimo.
Ma i sindacati si aspettavano di più: la Cgil ha parlato di “un’occasione persa, serve una strategia nazionale che introduca cambiamenti di sistema”. Più dura ancora la Uil secondo cui il Governo Meloni vuole lucidare la propria immagine davanti all’opinione pubblica senza realizzare niente di concreto per la vita dei lavoratori: “Il decreto lascia troppe scappatoie”. La Cisl invece approva: “La patente è un primo passo importante, da solo non basta ma è importante continuare il confronto”. Positiva anche l’Ance, l’associazione dei costruttori: “Un passo importante per la prevenzione degli infortuni e il riconoscimento delle imprese virtuose”.