336 visualizzazioni 2 min. 0 Commenti

Smart working, tra i Paesi che regolano il diritto alla disconnessione ora c’è anche l’Australia

Nel Paese dei canguri è entrata in vigore una legge che permette ai dipendenti di ignorare le chiamate, i messaggi e le email di lavoro fuori dall’orario d’ufficio senza temere ripercussioni

Quando si può staccare dal lavoro in smart working? La prima a normare questo diritto è stata nel 2017 la Francia. A seguire, lo hanno fatto Germania, Canada, Belgio e Italia. Ora, a questo gruppo si accoda anche l’Australia. Nel Paese dei canguri, è entrata in vigore una legge che permette ai dipendenti di ignorare le chiamate, i messaggi e le email di lavoro fuori dall’orario d’ufficio senza temere ripercussioni. Si chiama diritto alla disconnessione quello di non essere continuamente reperibili e ha l’evidente obiettivo di favorire il benessere dei lavoratori.

Lo smart working ormai è una realtà diffusa, non si torna più indietro. Ma ha anche i suoi rischi, come quello di burnout nei dipendenti, come conseguenza del fatto che i datori di lavoro possono contattare i propri dipendenti in ogni momento, impendendo loro di staccare completamente dall’occupazione e impegnandoli, di frequente, in pratiche per cui non riceveranno alcuna retribuzione.

Secondo una ricerca effettuata dall’Australia Institute, infatti, i lavoratori australiani hanno svolto in media 281 ore di straordinari non retribuiti nel 2023, per un valore monetario del lavoro stimato in 130 miliardi di dollari australiani. La nuova norma, entrata in vigore  dal 26 agosto per i dipendenti pubblici, non vieta ai datori di lavoro di contattare i dipendenti ma offre al personale il diritto di non rispondere, senza timore di provvedimenti disciplinari. A meno che il rifiuto non venga considerato irragionevole.

In base alla nuova norma, datori di lavoro e dipendenti dovrebbero cercare di risolvere le controversie tra loro. Quando questo non succede, può intervenire la Fair work commission, l’organo che si occupa di controllare che le regole vengano rispettate negli ambienti di lavoro che può sia ordinare al datore di lavoro di smettere di contattare il dipendente fuori orario, sia, se ritiene che il rifiuto del dipendente sia irragionevole, ordinargli di rispondere. La mancata osservanza dei dettami della Fair work commission può comportare multe fino a 19 mila dollari australiani per il lavoratore, fino a 94 mila per l’azienda.

 

Avatar photo
Redazione - Articoli pubblicati: 694

Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

Twitter
Facebook
Linkedin
Scrivi un commento all'articolo