L’occupazione continua ad attraversare una fase positiva: secondo l’ultimo ManpowerGroup Employment Outlook Survey, per il terzo trimestre di quest’anno, è atteso un ulteriore incremento delle assunzioni: +16%. Si tratta del quindicesimo trimestre di fila con aspettative positive, peraltro in accelerazione rispetto al recente passato. Il che era tutt’altro che scontato considerato che l’estate non è solitamente la stagione in cui si programmano le maggiori assunzioni.
Sta di fatto che le migliori aspettative si riscontrano nel settore sanità e life science (più 31%), seguito a breve distanza da finanza e immobiliare (più 30%), mentre più staccato c’è il comparto It (più 19%), davanti a beni e servizi al consumo e industria (entrambi con un più 16%).
Ma da chi è trainata la domanda di assunzioni? Dalle aziende di medie dimensioni, facendo segnare un + 23% per quelle tra 50 e 249 dipendenti e un + 21% tra i 250 e i 999. Seguono le microimprese, mentre le grandi risultano in coda.
Anche l’atteggiamento verso l’Intelligenza artificiale, spesso oggetto di narrazioni catastrofiste sul futuro dell’occupazione, si caratterizza dalla fiducia. Le organizzazioni, stando allo studio di Manpower, si aspettano una maggiore efficienza nelle performance aziendali, nella formazione degli organici e nel reclutamento di nuove risorse e anche tra i lavoratori il sentiment è in maggioranza positivo, a ogni livello.
Di conseguenza, emerge che solo il 3% delle imprese esclude l’uso di qualunque strumento di Intelligenza artificiale da qui a tre anni, mentre il 35% delle organizzazioni ha già integrato questi strumenti nella propria attività. Un approccio propositivo che fa ben sperare per la competitività del nostro sistema economico.