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I motivi per cui si rifiuta una proposta per cambiare lavoro

L'indagine di Adecco: non conta solo lo stipendio (spesso non basta nemmeno un aumento del 20%)

“Una nuova proposta di lavoro? No, grazie”: Adecco ha svolto un’indagine sui principali motivi che portano i candidati a rifiutare nuove opportunità di impiego. Per il 36,7% dei candidati, la causa principale è rappresentata dalle cosiddette aspettative disattese, caso in cui il candidato rifiuta poiché si sarebbe aspettato un’offerta di lavoro più vantaggiosa non tanto e solo in termini retributivi quanto per aspetti come la possibilità di smart working, eventuali benefit concessi, premialità e prospettive di crescita all’interno dell’azienda.

Massimiliano Medri, Managing director di Adecco Italia, l’ha messa così: “I dati dell’indagine confermano come i lavoratori italiani oggi abbiano aspettative ben precise e non siano disposti a scendere a compromessi su aspetti cruciali per il loro benessere lavorativo e personale. Questi aspetti diventano sempre più cruciali anche per le aziende che dovranno tenerne sempre più conto in ottica di attrarre nuovi talenti”.

Ma quali sono le altre motivazioni che fanno rifiutare un lavoro? Anche i tempi del processo di selezione spesso sono decisivi. Il 30,38% dei candidati, infatti, rifiuta la proposta di lavoro per un’offerta più interessante pervenuta da terzi in tempi più rapidi.

C’è chi, invece, ha dichiarato di aver accettato dal proprio datore di lavoro una controproposta (non necessariamente di natura economica): si verifica per il 28,69% dei casi.

Ma anche il cambiamento in sè viene vissuto spesso come un freno: la paura di fare un salto nel buio ha il suo peso: i candidati a un passo dall’accettazione della proposta di un nuovo impiego spesso tornano sui propri passi, riferiscono un vissuto di ansia dovuto al lasciare un contesto conosciuto per un nuovo ambiente e rinunciano anche ad offerte migliorative per non esporsi all’incertezza della novità (il 21,52%).

Solo il 10,55% dei candidati rifiuta per aver ricevuto una offerta peggiorativa pari o inferiore al proprio pacchetto retributivo attuale.

Ma l’indagine evidenzia anche che, laddove l’aspetto retributivo è centrale nella scelta di un nuovo impiego, l’aspettativa è di un incremento economico è pari o superiore al 20%.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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