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I laureati in Italia guadagnano meno che all’estero

Quanti laureati italiani sono espatriati negli ultimi dieci anni?
Lo studio della società di consulenza Mercer

Conseguire una laurea in Italia non è vantaggioso come in altri Paesi. Ad affermarlo è uno studio di Mercer, una società internazionale di consulenza. Essa calcola, infatti, che sia di 30.500 euro lo stipendio medio lordo al primo impiego per i neolaureati italiani, in aumento del 5,4% rispetto al 2021. Ma, nonostante ciò, siamo è al terz’ultimo posto in Europa, seguiti solo da Spagna e Polonia, con Svizzera, Germania e Austria che, invece, sono in testa alla classifica.

Secondo lo studio, Life Science ed Energy si confermano i settori più remunerativi, mentre il manifatturiero, i servizi non finanziari e, un po’ a sorpresa, l’High tech presentano livelli di ingresso più bassi.

“I risultati mettono in luce come ancora la retribuzione media dei neo-laureati italiani risulti la più bassa tra le principali economie europee. In un mercato del lavoro sempre più globale – ha commentato Marco Morelli, amministratore delegato di Mercer Italia – la scarsa competitività dei salari italiani influenza le scelte professionali dei giovani, spingendoli a cercare opportunità all’estero per ottenere compensi più elevati”.

Per questo, sottolineato Morelli, “è fondamentale che le aziende considerino l’opportunità di rivedere le loro strategie di ‘Total reward’, non solo per allinearsi agli standard europei, ma anche per trattenere i talenti di cui l’Italia ha bisogno per promuovere l’innovazione e la transizione digitale”.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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