
AAA cercasi disperatamente manodopera nel campo del terziario. L’allarme emerge dal Forum internazionale di Confcommercio giunto quest’anno alla ventiduesima edizione.
Nel settore sono necessari almeno 560mila lavoratori in più. In particolare, si stima che manchino 280mila lavoratori nei soli settori dell’alloggio e della ristorazione: un dato allarmante tanto più se si tiene conto che già circa due terzi degli occupati in Italia sono impiegati nel terziario.
Quest’ultimo si conferma vero e proprio motore dell’occupazione italiana nonostante il contraccolpo subito con la pandemia. Ma ora ha bisogno di tornare a girare a pieno regime. Stando, invece, così le cose, con una mancanza così accentuata di manodopera specializzata, il motore rischia di incepparsi: il dato, emerso dall’osservatorio “Terziario e lavoro” realizzato dall’ufficio studi di Confcommercio, lascia pochi dubbi. Anche perché prevede una crescita meno sostanziosa rispetto ad altre rilevazioni, con un aumento del Pil dello 0,9% quest’anno e dell’1,2% nel 2024.
Sta di fatto che, a tal proposito, il terziario, per il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, rappresenta il settore che può dare il maggiore impulso alla nuova occupazione, soprattutto femminile, e irrobustire la crescita italiana.
Il rapporto dell’ufficio studi Confcommercio segnala che degli oltre 17 milioni di occupati regolari registrati a giugno 2022, più di 11 milioni sono quelli attivi nel terziario di mercato, per una quota pari al 64,5%. E se rispetto a due anni prima la crescita dell’occupazione assoluta è stata di quasi 2 milioni di unità, più dei tre quarti (il 76,4%) appartiene allo stesso terziario di mercato.
Tuttavia, non è tutt’oro ciò che luccica: se l’occupazione totale non ha completamente recuperato i livelli pre-pandemici (circa 200mila lavoratori in meno), il deficit è attribuibile in esclusiva proprio al terziario di mercato (-2,8%) poiché la pandemia ha colpito in particolare il lavoro autonomo (27mila unità in meno a seguito dei lockdown) e le piccole unità produttive.