
Chi crede di più allo smart working? Di sicuro i dipendenti: coloro i quali guidano i team sono più scettici riguardo il lavoro da remoto in termini di produttività, collaborazione e dinamiche di gruppo. Sta di fatto che ben il 90% dei dipendenti, invece, la pensa diversamente.
Sono i dati emersi da un’indagine di PageGroup, azienda operativa a livello internazionale nel settore della ricerca e selezione specializzata, condotta su oltre 1.000 professionisti in tutta Italia, per analizzare le aspettative di manager e dipendenti in termini di remote working, flessibilità, benessere e produttività.
“Quando si parla di lavoro ibrido – ha avuto modo di precisare Tomaso Mainini, amministratore delegato di PageGroup Italia e Turchia – c’è una netta differenza tra ciò che pensano i lavoratori e la percezione dei manager. Questa differenza di visione rischia di avere impatti notevoli sulle strategie di talent attraction e talent retention perché, se le scale valoriali non coincidono, il rischio di perdere i migliori talenti è elevatissimo. Diventa quindi fondamentale – sottolinea Mainini – acquisire le competenze di leadership per supportare e migliorare la produttività dei dipendenti da remoto perchè, ora, non è più possibile aspettare”.
Tra le competenze di leadership per aumentare la produttività dei dipendenti, c’è la comunicazione efficace. Nel sondaggio condotto da PageGroup, emerge che il 68% dei non manager ha dichiarato che obiettivi ed aspettative chiare aumenterebbero notevolmente la loro produttività.