
L’estate si preannuncia con buone notizie. Sul fronte del lavoro, infatti, si attendono quasi 1,4 milioni di nuovi ingressi, 37mila in più rispetto allo scorso anno (+2,8%). Già il mese di giugno dovrebbe chiudersi con circa 568mila assunzioni, 9mila in più rispetto a 12 mesi fa. A trainare il lavoro estivo sono essenzialmente due settori: il turistico e il manufatturiero.
Nel primo caso con oltre 7mila assunzioni in più rispetto al 2022 e nel secondo con un incremento di 4mila nuovi contratti. Ma non è tutto: è anche il tipo di assunzioni che fa ben sperare. Aumentano, infatti, i contratti a tempo indeterminato. Una reazione, secondo gli analisti, alla difficoltà di reperire personale, cosa di cui spesso e volentieri si sono lamentati gli operatori soprattutto delle attività turistiche. Tant’è vero che, negli stessi momenti in cui Unioncamere e Anpal hanno diffuso questi dati rispetto a giugno, luglio e agosto, il Governo, attraverso la ministra del Turismo Daniela Santanchè, ha deciso di emendare il decreto Lavoro introducendo anche un bonus estate per i lavoratori di questo settore.
L’intervento stabilisce che per il periodo che intercorre tra il primo giugno e il 21 settembre di quest’anno, ai lavoratori del comparto turistico è riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuato nei giorni festivi.
Spesso sono state proprio queste ultime le fattispecie che hanno allontanato molti potenziali lavoratori dal prendere in carico l’impiego proposto loro. Detto che l’incentivo è riservato ai dipendenti del settore privato con reddito fino a 40mila euro, il bonus è stato concepito come una risposta alla mancanza di manodopera per il periodo estivo perché la difficoltà di reperimento ha raggiunto picchi di oltre il 70%.