
L’Osservatorio della Commissione nazionale paritetica per le Casse edili certifica che la locomotiva delle costruzioni continua a tirare. Questo anche grazie all’onda lunga del Pnrr.
Nel primo semestre dell’anno, tre delle quattro gambe su cui poggia il sistema delle costruzioni marciano a passo spedito: le ore lavorate, il numero medio dei lavoratori e delle imprese attive e la massa salari crescono rispetto al 2023che all’anno precedente. Unica eccezione il numero delle imprese in lieve calo (-0,2%) ma che potrebbe essere attribuito, secondo Cnce, a una diversa distribuzione tra grandi e piccoli lavori a vantaggio dei primi.
Nel dettaglio, le ore lavorate sono aumentate nell’ultimo anno del 3,9%, il numero dei lavoratori attivi del 5,4% e la massa salari è lievitata del 7%. Ma il balzo è ancora più marcato se paragonato al primo semestre del 2022: in questo caso, la massa salari passa da 4,7 miliardi del 2022a 5,2 miliardi di quest’anno con un aumento dell’11,26%.
Stesso trend per le altre voci con un aumento del 6% delle ore lavorate, di quasi il 10% dei lavoratori e di quasi il 3% per quanto riguarda le imprese.
Secondo la Commissione, il disallineamento tra massa salari e ore lavorate potrebbe dipendere dagli aumenti contrattuali entrati in vigore l’estate scorsa, ma anche dalla propensione delle imprese a incentivare le assunzioni, sempre più difficili per la scarsa manodopera, elargendo integrazioni salariali.