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In vista di Pasqua, il turismo quanto lavoro sta dando?

L'Italia ha recuperato i livelli pre-Covid, ma le dirette concorrenti che si affacciano sul Mediterraneo hanno fatto ancora meglio. Un'analisi dell'agenzia Onu Unwto e di Aci Europe

Il mondo del lavoro italiano punta molto sul turismo. Ma ora che stiamo andando incontro alle festività di Pasqua, primo vero step della primavera-estate 2024, come stanno andando le cose in questo settore?

Stando all’Aci Europe, c’è da dire innanzitutto che i Paesi concorrenti italiani nel Mediterraneo europeo hanno già recuperato i livelli pre-pandemia, tant’è che i loro scali aeroportuali compaiono nella top five del continente.

Il turismo internazionale – ha calcolato Unwto, agenzia dell’Onu – ha chiuso il 2023 con un aumento del 34% rispetto al 2022.⁠ In termini assoluti, si sono contati 325 milioni di pernottamenti di visitatori stranieri.

Numeri notevoli, frutto della “domanda repressa” accumulata nel lungo periodo di restrizioni imposte ai viaggi.

Non bastano però a completare il recupero rispetto ai livelli pre-pandemia: la differenza sul 2019 è ancora di -12%.

L’Europa è più vicina all’obiettivo (-6%). L’Italia, al suo interno, può vantare un risultato positivo: le notti turistiche registrate lo scorso anno (circa 220 milioni) hanno eguagliato quelle del 2019.⁠

Ma, a vantare ottimi numeri sono anche i concorrenti principali dell’Italia nell’ambito dell’Europa mediterranea: la Spagna, che continua a mantenere il primato nei pernottamenti di turisti stranieri con livelli già leggermente superiori a quelli del 2019. E, a sorpresa, la Turchia, che già nel 2022 aveva recuperato e ampiamente superato i numeri pre-Covid (+12%).⁠

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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