Siamo nel bel mezzo dell’estate 2024. Ma questo periodo significa vacanze, relax e divertimento per tutti? Proprio no, stando a uno studio di Openpolis: ha segnalato che circa il 30% delle famiglie con almeno un bambino piccolo non può permettersi neppure una settimana di vacanza fuori casa all’anno. Una percentuale certo molto più bassa di quella riscontrata negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, quando era solo il 30% della popolazione ad andare in vacanza, ma si tratta pur sempre di una percentuale significativa che aumenta con l’aumentare del numero dei figli, toccando il 45,7% delle famiglie con tre o più figli, dove è più alta l’incidenza della povertà assoluta, misurata con il livello dei consumi, non con la dichiarazione dei redditi, in base alla quale l’ultimo Rapporto del Ministero delle finanze sarebbero poveri buona parte dei tassisti, ristoratori e baristi da Roma in giù, e i balneari di Agrigento e Vasto, mentre gli idraulici, costretti a dichiarare dalle procedure del bonus 110 (che ha avuto almeno quest’aspetto positivo), ora risultano guadagnare più dei dentisti.
Ad osservarlo, questa mattina, 5 agosto, sulle pagine de La Stampa, è stata la sociologa Chiara Saraceno. La quale ha fatto anche presente che la povertà assoluta delle famiglie con figli minorenni non riguarda solo famiglie in cui tutti gli adulti sono disoccupati, ma anche un 13% di famiglie lavoratori dipendenti , per lo più operai e assimilati. Famiglie in cui spesso c’è solo un reddito modesto e talvolta non possono permettersi di acquistare tutto ciò che è necessario per la scuola. Ma quando ci sono le vacanze non hanno la possibilità di allargare i confini dello spazio noto, di vivere, anche s solo per un tempo breve, una quotidianità diversa: quella, appunto, delle vacanze.
Quanto costa una settimana al mare per una famiglia di quattro persone? - Il Mondo del Lavoro