Nuovo record dell’occupazione in Italia mentre Luxottica annuncia il via alla settimana di soli quattro giorni lavorativi. Sono le novità emerse ieri e che aprono nuovi orizzonti nel mondo del lavoro.
Iniziando dall’ultimo rilevamento Istat: a ottobre 2023, l’occupazione è continuata a crescere. Il numero degli occupati si attesta a 23 milioni 694 mila e registra, rispetto a ottobre 2022, un aumento di 455 mila dipendenti permanenti e di 66 mila autonomi; il numero dei dipendenti a termine risulta, invece, inferiore di 64 mila unità.
Questo significa che, su base mensile, il tasso di occupazione sale al 61,8%: un livello che non si era mai registrato nelle serie storiche.
Nello specifico, l’occupazione aumenta di 27 mila unità (+0,1%) rispetto al mese precedente e di 458 mila unità (+2,0%) rispetto ad ottobre 2022. In particolare, l’aumento riguarda i dipendenti permanenti (+77 mila sul mese e +455 mila sull’anno), mentre risultano in calo i dipendenti a termine (rispettivamente -20 mila e -64 mila).
Sta di fatto che, sempre ad ottobre, il tasso di disoccupazione totale è salito al 7,8% (+0,1 punti rispetto al mese precedente) e quello giovanile al 24,7% (+1,5 punti).
Capitolo Luxottica: per venti settimane all’anno, i suoi dipendenti lavoreranno quattro giorni, restando liberi dal venerdì alla domenica. Lo prevede l’accordo sperimentale sottoscritto dal più grande gruppo mondiale dell’occhialeria con i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le Rsu nell’ambito del nuovo contratto integrativo aziendale. Per tutte le altre settimane dell’anno, invece, si manterranno i canonici cinque giorni lavorativi.
La novità sull’orario di lavoro coinvolgerà complessivamente circa 20 mila dipendenti. L’adozione della settimana lavorativa corta avverrà a parità di salario e per alcuni reparti solo su base volontaria. Sta di fatto che, in cambio della settimana lavorativa di quattro giorni, i lavoratori dovranno rinunciare a cinque permessi retribuiti all’anno, così da coprire altrettanti venerdì liberi. I restanti 15 saranno invece a carico dell’azienda.
La soluzione inserita nel nuovo contratto, in ogni caso, ha lasciato soddisfatti sia i sindacati che i vertici aziendali. “Oggi, i lavoratori chiedono alle aziende soprattutto tempo di vita. E la vera sfida è dimostrare che si può essere efficienti e produttivi lavorando meno ore”, osserva Milena Cesca, segretaria generale Femca Cisl Belluno.
Sulla stessa linea anche Francesco Milleri, amministratore delegato di EssilorLuxottica, secondo cui “in un’epoca di grandi mutamenti economici e sociali, emerge l’urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi delle aziende”.
Tra gli altri punti previsti dal nuovo contratto integrativo, c’è la concessione del part time per tre anni e con contributi pieni ai lavoratori in uscita. Per i più giovani, invece, Luxottica si impegna ad assumere fin da subito con un contratto a tempo pieno e non più parziale, come avvenuto finora.
Ma Luxottica è la prima azienda italiana a varare la settimana corta? No: questo primato non le spetta. Nonostante il fatto che l’Italia sia in ritardo sotto l’aspetto normativo, altri casi di sperimentazione del genere non mancano. Come quello di Intesa San Paolo, ad esempio, che ha introdotto per i propri dipendenti la possibilità di lavorare quattro giorni a settimana su turni di 9 ore a parità di retribuzione. Anche Lamborghini sta per firmare un accordo simile. Segno, ancora una volta, di come il Paese reale sia molto più avanti della politica.
Il Mondo del Lavoro
Ecco qual è la prima azienda pubblica che sperimenterà la settimana corta