
Meglio un lavoro libero e creativo che uno ripetitivo: gli under 35 italiani non hanno dubbi a tal proposito. E’ quanto emerge da una ricerca del Censis per Confartigianato sulla percezione del lavoro da parte delle nuove generazioni che mostrano sempre più interesse verso occupazioni con orari flessibili, creative, con opportunità di apprendimento.
Nello specifico, la percentuale dei giovani con questa preferenza raggiunge addirittura l’80%; e il 91% ritiene prioritario avere tanto tempo libero per sé, per la famiglia e per coltivare le proprie passioni.
Il 61,2% vede il lavoro come una necessità per soddisfare bisogni materiali, mentre solo il 38,8% pensa che sia un modo per realizzarsi. C’è tutto questo, quindi, dietro al rifiuto di un posto qualunque e l’aspirazione ad un’occupazione motivante e coinvolgente che rispecchi interessi e valori personali.
Un pò a sorpresa, sono proprio le attività imprenditoriali artigiane a spiccare come un’opportunità di lavoro interessante, indicata dal 39,3% dei giovani, proprio per la possibilità di esprimere la propria creatività, concretizzare idee e progetti, operare in autonomia, realizzare prodotti unici, belli e ben fatti e portarli nel mondo.
Sta di fatto che il 51,5% dei giovani vede l’avvio di un’impresa come un sogno proibito, soprattutto a causa delle difficoltà burocratiche.
Proprio per aiutarli in tal senso, allora, Confartigianato ha avviato l’iniziativa “L’artigianato che ci piace”. Di cosa si tratta? Di un ciclo di incontri iniziato a luglio e che nei prossimi mesi toccheranno diversi territori italiani, puntando proprio a far esplorare ai ragazzi il valore delle competenze manuali nell’era digitale, l’importanza dell’innovazione nel settore artigiano, l’orientamento e la formazione professionale, le opportunità offerte dall’apprendistato per l’inserimento nel mondo del lavoro, il passaggio generazionale in azienda.