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Che impatto ha (ancora) il Covid sull’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro

L'analisi della Fondazione Agnelli

Quattro anni e mezzo dopo la sua comparsa, il Covid continua ad avere effetti negativi. Soprattutto sugli studenti che hanno iniziato il loro percorso universitario nel 2021, mentre per i diplomati tecnici e professionali dello stesso anno che non hanno continuato gli studi è stato più facile inserirsi nel mondo del lavoro.

A indicarlo è la Fondazione Agnelli tramite la piattaforma Eduscopio, la quale sancisce che il loro tasso di occupazione sfiora il 35%, con una crescita di cinque punti rispetto ai diplomati del 2020.

L’analisi si riferisce agli studenti che hanno superato la maturità nel giugno 2021, con un percorso scolastico pesantemente condizionato dalla pandemia per metà del quarto anno (primo lock-down) e per quasi tutto il quinto anno.

“Anche se è impossibile stabilire meccaniche relazioni causali – spiegano i ricercatori – non sorprende che anche questa coorte di diplomati, come quella del 2020 se non di più, abbia poi risentito dell’effetto Covid sui risultati al primo anno di università. Se, infatti, anche in ragione della struttura semplificata dell’esame, il voto medio all’esame di maturità è cresciuto, ancora più che nel 2020, rispetto agli anni precedenti alla pandemia (83 nel 2021, era 77 nel 2019), segnali negativi si registrano al loro affacciarsi all’università. Peggiora la percentuale di coloro che non hanno dato esami al primo anno (quasi il 20%, mentre era intorno al 14% nel 2017 e 2018 prima della pandemia), così come peggiorano lievemente sia la percentuale di crediti universitari acquisiti rispetto al programma dell’anno sia la media dei voti agli esami”.

 

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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