Come in un celebre film di Totò, si potrebbe dire che chi si ferma è perduto: l’algoritmo di Just Eat sanziona i rider per “low performance”. E’ quanto denunciato dalla Filt Cgil Firenze, Prato e Pistoia: “Una cosa inaccettabile. I calcoli non tengono conto delle condizioni di traffico e sicurezza, e le pause non sono tempo perso ma necessarie, specialmente con la calura estiva. Si pretendono tempi da Pogačar al Giro d’Italia: così aumentano stress, fatica, rischi stradali. In generale, c’è un deciso peggioramento delle condizioni di lavoro tra orari saturi, distanze sempre maggiori anche a fine turno e rimborsi scorretti. L’incolumità di chi lavora deve venire prima del profitto”.
Chi si ferma è perduto: il caso dei rider Just Eat denunciato dalla Cgil
Il sindacato: "Le condizioni di lavoro sono peggiorate"