Sono 2267 le imprese certificate per la parità di genere. A svelarlo è stata la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella, intervistata nel corso del Festival dell’economia di Trento.
La rappresentante del Governo Meloni ha snocciolato questo dato volendo sottolineare le buone risposte che, secondo il suo parere, stanno arrivando dal mondo delle imprese sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
Le 2276 aziende certificate per la parità di genere emergono a fronte del target di 800 aziende bollinate al 2026 fissato dal Pnrr.
“Poter mantenere le donne al lavoro – ha spiegato la ministra Roccella – è la sfida più grande. Per questo siamo intervenuti con la decontribuzione dal secondo figlio. Bisogna che le donne si sentano libere di averlo, se lo desiderano, senza essere penalizzate.
La ministra delle Pari Opportunità, sempre al Festival di Trento, si è soffermata anche sugli asili nido: “Rappresentano un aiuto enorme e i bandi Pnrr che li interessano sono stati già assegnati al 96%”.
Questo, mentre sono tre i pilastri a sostegno della maternità su cui l’esecutivo conta: trasferimento diretto di denaro con l’assegno unico, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e valorizzazione dell’imprenditoria femminile, su cui il Governo ha messo 6 milioni, e servizi per l’infanzia, inclusi i centri estivi finanziati per 60 milioni.