Con la ripresa post-ferragostana si apre un periodo ricco di opportunità per chi volesse lavorare nel settore pubblico. Sono ben sette, infatti, i bandi che scadranno da qui al 25 settembre, per oltre 3.500 posti. Alcuni si chiuderanno già nelle prossime ore. La scadenza più vicina, infatti, calendario alla mano, è per domani, giovedì 22 agosto: se si è interessati, va fatta domanda per partecipare al reclutamento di 1.000 unità di personale a tempo indeterminato da inquadrare nel profilo di assistente nei ruoli del personale civile del Ministero della Difesa.
Rimanendo al comparto Difesa, sul tavolo, ci sono anche 100 posti, sempre a tempo indeterminato, per il profilo professionale di Funzionario, Area funzionale Terza, fascia retributiva F1.
Domani, però, 22 agosto, è un giorno da tenere a mente anche per alcune opportunità che si delineano in ambito Inail: in questo caso, in ballo c’è l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 108 unità di personale con profilo professionale di Ricercatore (II livello professionale) e la copertura a tempo pieno e indeterminato di 83 posti nel profilo professionale III livello professionale, del CCNL Comparto Istruzione e Ricerca di Tecnologo.
Fino alla mezzanotte del 28 agosto, ci sono possibilità di impiego tramite concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di 750 unità non dirigenziali a tempo indeterminato.
L’Agenzia delle Entrate, invece, offre opportunità per 470 addetti: fino al 10 settembre, sarà possibile candidarsi per addetti alla riscossione.
Stando al piano integrato di attività e organizzazione 2024-2026, poi, l’Inps assumerà 1144 assistenti ai servizi, 30 assistenti tecnici e 582 assistenti informatici. La pubblicazione dei primi bandi è attesa in autunno.
Anche il Ministero della Giustizia si smuove con un concorso per mille conducenti di automezzi: domande di ammissione al concorso esclusivamente in via telematica entro le 12 del 25 settembre.
Per la scuola, invece, si delinea un inizio in salita: circa 250 mila supplenti, anche quest’anno, occuperanno le cattedre nell’anno scolastico che andrà a cominciare il prossimo primo settembre, mentre per ben 519 nuovi presidi potrebbe saltare l’assunzione.