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I furbetti del cartellino, gli immortali della Pubblica Amministrazione italiana

Nonostante le norme che li combattono da anni, per la Corte dei Conti, sono cresciuti del 13%

La lotta ai furbetti del cartellino è dura e fa paura. Già: perché è da anni che se ne parla, da anni che si mettono in campo nuove norme per vincerla, ma loro – gli assenteisti della Pubblica Amministrazione – resistono senza dare alcun segno di cedimento. È quanto si apprende dal Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2022 firmato dalla Corte dei Conti.

Leggendo questo rapporto, si viene a conoscenza che gli assenteisti, nel 2022, sono aumentati del 13% e che i dipendenti pubblici hanno arrotondato lo stipendio con ben 7,6 milioni di emolumenti aggiuntivi irregolari.

Sul secondo lavoro dei dipendenti pubblici, in realtà, non ci sarebbe nulla di male se autorizzato secondo legge dalla pubblica amministrazione di appartenenza. Ma i giudici contabili hanno sottolineato che i 7,6 milioni derivano da importi percepiti da pubblici dipendenti in totale assenza di autorizzazione tant’è che, nei fatti, hanno dato luogo a sanzioni amministrative per oltre 4,5 milioni di euro già contestate dall’Agenzia delle Entrate a enti e soggetti privati.

In generale, al 31 dicembre 2022, sono stati registrati 168 casi di falsa timbratura. Di questi, 51 si sono conclusi con un licenziamento, 53 con una sospensione dal servizio, 47 con una sospensione per procedimento penale e 17 non sono stati ancora conclusi. Ancora: la Guardia di Finanza è intervenuta con 293 accertamenti mirati sulla regolarità di incarichi svolti da dipendenti pubblici. Gli accertamenti conclusi con le relazioni finali trasmesse alle amministrazioni titolari sono stati 137 e di questi più della metà hanno evidenziato lo svolgimento di una seconda attività non autorizzata. E pensare che, in tutto il 2022, sono state trasmesse all’Ispettorato ben 2897 segnalazioni e sono state prese in carico ed istruite solo 1899.

Quali sono le pubbliche amministrazioni maggiormente interessate dal fenomeno dei furbetti del cartellino? Ecco la niente affatto invidiabile classifica: le Amministrazioni centrali (1457 casi), gli enti locali (726), gli enti pubblici non economici (436) e gli enti del comparto sanità (163).

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Redazione - Articoli pubblicati: 842

Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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