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Export, ecco i settori che trainano il made in Italy

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Auto sportive, farmaci e macchinari: il Bel Paese si apre al mondo anche grazie alle piccole e medie imprese

L’economia italiana tradizionalmente è legata molto alle esportazioni. La società di studi economici Ref Ricerche lo ha confermato sancendo i settori che traiano l’export italiano. Si tratta di quelli delle auto sportive, dei farmaci e dei macchinari.

Niente di particolarmente nuovo per il made in Italy che va alla conquista dei mercati mondiali se non che per il dato secondo cui, per la prima volta, ben il 50% della produzione di questi settori è destinato all’estero, anche grazie alle piccole e medie imprese. Oltre ai grandi gruppi, infatti, i dati elaborati da Cerved fanno emergere che molte delle piccole e medie imprese realizzano fuori dai confini nazionali gran parte del loro fatturato, a volte addirittura tutto.

Così, solo le esportazioni dell’industria manufatturiera hanno toccato il valore di 569 miliardi e un +49% rispetto al fatturato fatto segnare nel 2022. Un risultato che ha molteplici spiegazioni, tra cui la capacità di diversificazione produttiva italiana, che Banca Intesa Sanpaolo calcola il doppio rispetto a quella tedesca e ben quattro volte più forte rispetto a quella francese.

A disegnare questo scenario, in ogni caso, ci sono anche casi limite. Uno è rappresentato senz’altro dall’azienda farmaceutica Pfizer. La multinazionale, nel suo stabilimento di Ascoli Piceno, produce un farmaco anti Covid che da solo ha fatto aumentare l’export italiano verso la Cina del ben 92,5% nei primi 3 mesi del 2023.

È tutt’oro ciò che luccica, quindi? In realtà, al di là dei casi limite come quello della Pfizer, secondo Red Ricerche, al successo fuori casa fanno da contraltare i deboli consumi interni su cui pesano i bassi salari. Secondo la società di studi economici, quindi, occorrerebbero sempre più investimenti col fine di cercare di lenire un grande problema che si trascina l’economia italiana: la scarsa produttività.

In tal senso, è senz’altro determinante il fatto che negli ultimi anni salari e stipendi abbiano perso peso specifico. Cosa che se ha favorito le nostre esportazioni, ma che di sicuro non è andata (e non va) a vantaggio dei lavoratori. Basti pensare che i salari reali in Italia oggi si posizionano il 5% sotto i livelli del 2019.

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Redazione - Articoli pubblicati: 842

Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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