E’ da tempo che in Italia si è lanciato l’allarme dell’inverno demografico, soprattutto quando si parla del nostro sistema pensionistico. Sappiamo, infatti, che le pensioni vengono pagate dai contributi di chi lavora. Ma ora, dati Inps e Istat alla mano, sappiamo anche che in una bella fetta del Paese, che si concentra soprattutto al Sud ma non solo, il numero dei pensionati ha già superato quello di chi è attivo sul mercato del lavoro. Nello specifico, sono già 39 su 106 le province dove i pensionati Inps superano gli occupati. In media, in tutt’Italia, il rapporto è 1,11: per ogni assegno staccato dall’Istituto nazionale della previdenza sociale, ci sono 1,11 lavoratori attivi. Ma questo se si comprendono anche i professionisti che in realtà non rientrano nell’orbita Inps, avendo le proprie casse. Se si escludono le categorie dei liberi professionisti ordinistici, sempre a livello nazionale, i lavoratori attivi ogni 100 pensioni scendono da 111 a 103 e, a quel punto, già mezza Italia vede più pensionati che lavoratori. Ma quali sono le province dove il sistema, di fatto, è già saltato? A Reggio Calabria e Catanzaro i lavoratori attivi sono 67 ogni 100 pensioni. A Crotone non si va oltre a 71, a Vibo Valentia a 76. Ma anche in Piemonte (Asti, 99; Vercelli, 98) e in Liguria (Savona, 99; Imperia, 97) il segno è meno. Anche le grandi città soffrono questo squilibrio. A Napoli si contano 96 lavoratori ogni 100 pensionati. A Palermo 84. A Taranto 81. Si è già di fronte a una situazione profondamente mutata rispetto al passato, quindi. Per questo, con i conti in bilico, l’economia già deve guardare altrove. Così, il Sole 24 Ore, proprio in questi giorni, ha promosso il Longevity Economy Forum da cui è scaturito che gli over 60 ormai non devono più ritenersi solo pensionati o aspiranti tali. Al contrario: cresce tra di loro la percentuale di chi vuole continuare a fornire contributi al mondo del lavoro. In tutto, sono oltre 14 milioni gli italiani da includere nello sviluppo in quella che è stata chiamata l’economia della longevità dato che l’aspettativa di vita oggi tocca gli 83 anni ma nel 2040 sfonderà il tetto degli 85 con la conseguenza che da 14 milioni si passerà a 19 milioni di over 65. Anche per salvare il sistema pensionistico, urge preparare il terreno a nuove soluzioni.
Più pensionati che lavoratori, ecco dove il sistema è già saltato
I dati Istat-Inps. E c'è chi già pensa a una nuova economia della longevità