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Estate 2023: per un po’ di relax, più di 5 italiani su 10 costretti a ridurre anche i consumi di energia elettrica

I risultati della ricerca Legacoop-Ipsos. E la shrinkflation non è una idea apprezzata

E’ iniziato il periodo clou delle vacanze estive 2023, ma quanti sacrifici devono fare gli italiani per permettersi qualche giorno di ferie in una località turistica? Stando a un report di Legacoop e Ipsos, più di 5 su 10 sono costretti persino a ridurre i consumi di energia elettrica per svagarsi. La tassa che continua ad impattare in maniera più pesante soprattutto sui ceti più deboli, infatti, è quella dell’inflazione.

Il Ferragosto 2023, quindi, è tempo di tagli e rinunce. Il 57% degli italiani ha ridotto le risorse destinate allo shopping; il 53% ha ridotto i consumi di energia elettrica; il 51% ha diminuito le spese per attività culturali e di svago; il 44% ha tagliato i consumi di gas.

E ancora: nell’immediato futuro, il 57% si vedrà costretto a ridurre o a evitare del tutto le spese in divertimenti; il 52% le cene fuori e i viaggi; il 48% i prodotti in delivery; il 47% i piatti pronti.

Se ci si focalizza sui ceti più deboli, la riduzione dello shopping interessa addirittura il 74% degli italiani (contro il dato medio del 57%); quella del consumo di energia elettrica il 71% (contro il 53%); quella delle spese per attività di svago il 66% (contro il 51%) e quella del consumo di gas il 56% (contro il 44%).

Sta di fatto che, di fronte a questo quadro, stando allo stesso studio Legacoop-Ipsos, il 41% degli italiani considera la soluzione di ridurre la quantità di prodotto in una confezione per mantenere fermo il prezzo (la cosiddetta shrinkflation) una vera e propria truffa ai danni dei consumatori. Il 32%, invece, la considera sbagliata, ritenendola una presa in giro. Per loro, a quel punto, con la riduzione di peso della confezione, si verrebbe a creare un problema di trasparenza.

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Redazione del quotidiano di attualità economica "Il Mondo del Lavoro"

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