
Robert Francis Prevost, già prefetto del Dicastero per i vescovi, è stato eletto Papa.
I 133 cardinali hanno trovato al quarto scrutinio il successore di papa Francesco. La prima fumata di oggi, arrivata intorno alle 11,50, è stata di nuovo nera. Poi alle 18.08 è arrivata la fumata bianca. Ovazione in piazza San Pietro, con 150mila fedeli commossi e campane a festa per la prima benedizione. L’Habemus Papam è arrivato alle 19.13 dalla Loggia della basilica di San Pietro.
E il 267mo Pontefice della storia, primo statunitense, e secondo americano, dopo Francesco.
Il nuovo Vescovo di Roma ha scelto il nome di Leone XIV, in continuità con il pontificato di Leone XII, sul soglio di Pietro dal 1878 al 1903, ricordato come il “Papa dei lavoratori” che, con la sua più famosa enciclica, la Rerum Novarum, realizzò una svolta epocale, ponendo i fondamenti della moderna dottrina sociale della Chiesa.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois, da Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di origini spagnole, ha due fratelli, Louis Martín e John Joseph.
Laureato in Matematica e Filosofia, membro dell’Ordine degli Agostiniani, dal 2001 al 2013 è stato priore generale della Congregazione e vescovo di Chiclayo, in Perù. Prima dell’elezione guidava il Dicastero per i vescovi ed è presidente della Pontificia commissione per l’America Latina.
La prima preghiera di Papa Prevost è stata “per la pace del mondo”. Ha ricordato che oggi è la Madonna di Pompei e ha recitato un’Ave Maria, ed impartito la Benedizione Apostolica “Urbi et Orbi”.